Monza, metropolitana a ostacoli: la mappa dei punti critici

L’associazione HQ chiede interventi sul prolungamento della linea lilla. Servono correttivi alle stazioni Marsala, San Gerardo e corso Milano

Metropolitana lilla

Metropolitana lilla

Monza, 18 settembre 2022 - Metropolitana: Monza non può permettersi altri ritardi. I monzesi hanno bisogno del prolungamento della linea 5: con i mezzi pubblici potrebbero evitare di fare i conti con il caro carburanti e con le progressive chiusure di Milano ai mezzi privati. Senza trascurare il rischio che "i fondi statali stanziati, suddivisi per annualità, vadano parzialmente o totalmente persi se non utilizzati entro le scadenze". L’associazione HQ Monza mette sul tavolo della nuova Giunta preoccupazioni e criticità in vista del completamento del progetto definitivo, prima che – entro settembre 2023 – si arrivi alla gara d’appalto che, nel primo semestre 2024 porterà all’apertura del maxi cantiere a lotto unico con previsione di completamento per l’inizio del 2030.

Appunti sullo stato dell’arte delle 7 fermate monzesi (viale Campania, via Marsala all’angolo con la via Goldoni, stazione ferroviaria-corso Milano, piazza Trento e Trieste, Parco e Villa Reale, ospedale San Gerardo e capolinea al Polo istituzionale in via Grigna) lungo i circa 7 chilometri e mezzo di percorso in città. Appunti e suggerimenti di modifiche "compatibili con i 58 milioni di euro inseriti nel conto economico di previsione alla sola voce imprevisti e somme a disposizione". Primo nodo, la stazione Marsala all’incrocio con le vie Mauri e Goldoni sprovvista di area di sosta e, peraltro, "uno degli svincoli principali per l’uscita dei mezzi dei vigili del fuoco dalla caserma verso la zona sud e sud-ovest della città".

Per questo "è necessario prevedere un’area, anche modesta, da destinare a parcheggio". Problema diverso, invece, per le stazioni corso Milano-stazione e ospedale San Gerardo. In entrambi i casi "il cittadino-utente si aspetta che, in un punto di interscambio così importante, il collegamento sia diretto e interamente interrato". Nel primo caso "è prevista la realizzazione di un passaggio in sotterranea che consente l’attraversamento di corso Milano e sbocca sulla piazzetta di via Arosio davanti all’ingresso della stazione", mentre all’ospedale un tunnel sotto via Ramazzotti risalirà in superficie davanti al San Gerardo.

La soluzione ideale, invece, sarebbe di prevedere stazioni con uscita direttamente all’interno sia della stazione sia dell’ospedale. Altra criticità al Polo istituzionale, il capolinea nord, dove è previsto un carico di 150 passeggeri orari medi: "Previsione sottostimata perché le condizioni attuali del traffico sulla Valassina, i sovraccarichi alle stazioni di Seregno, Desio e Lissone lasciano prevedere che questa stazione avrà un afflusso ben più rilevante da parte di utenti provenienti dalla Brianza, diventando di fatto un secondo polo di interscambio auto-metrò quasi al pari della stazione Bettola. Serve quindi un parcheggio da 3.000-3.500 posti auto".