MARCO GALVANI
Cronaca

Monza, la metropolitana Lilla entra nel Parco

Il punto sul prolungamento della linea 5 da Bignami a Monza, accordo tra Regione e Comune per la stazione "nell’area naturale protetta"

I carotaggi in Villa per il metrò

Monza, 19 marzo 2022 - La metropolitana entra nel Parco. La stazione ‘Parco-Villa Reale’ - una delle sette fermate monzesi della linea Lilla - sarà costruita nell’area del parcheggio di Porta Monza. Così è stato deciso "a seguito di diversi momenti di confronto con il Comune di Monza" per cui "si è optato per il posizionamento della stazione entro il perimetro del Parco, in area naturale protetta, con il conseguente obbligo di percorrere l’iter amministrativo della Procedura ambientale unica regionale, che consentirà anche il rilascio della conformità urbanistica".

Una soluzione che, insieme ad altre "criticità, riconducibili prevalentemente a modifiche richieste dai Comuni interessati, ha ritardato lo sviluppo del progetto definitivo". A rimodulare il passo del prolungamento della M5 da Bignami a Monza è l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi dopo i timori sollevati dal consigliere Cinque Stelle Marco Fumagalli per il "rallentamento dell’inizio dei lavori di un’infrastruttura che i cittadini attendo da tempo".

Oggi quei timori sono la "preoccupazione davanti all’intenzione della Giunta, in accordo con il Comune di Monza, di costruire una stazione della metropolitana all’interno del Parco, all’interno del perimetro dell’area naturale protetta – le parole di Fumagalli –. Ricordiamo che questa è la stessa amministrazione della Pedemontana. L’auspicio è che siano rispettati tutti i vincoli ambientali e contestualmente sia avviato un percorso di confronto con associazioni e cittadini, onde evitare errori, e orrori, che portino al deturpamento del parco. Per quanto mi riguarda chiederò di poter conoscere il prima possibile ogni dettaglio legato al progetto".

Vero è che l’avvio della gara d’appalto era atteso nel primo semestre di quest’anno, ma "sulla scorta di quanto comunicato dal Comune di Milano", oltre alla risoluzione della questione della fermata al Parco, i motivi del ritardo sono dovuti anche allo spostamento della stazione Matteotti a Cinisello, con conseguente modifica del tracciato e riposizionamento della stazione Rondinella-Crocetta, all’integrazione tra il progetto del capolinea al Polo istituzionale di via Grigna con l’accordo di programma per la riqualificazione urbanistica di quell’area, e alla definizione del nodo di interscambio alla stazione ferroviaria di Monza per cui "la necessità di integrazione tra metropolitana, ferrovia e pullman ha determinato una modifica dell’accesso alla stazione metropolitana lato ferrovia per adattarlo alle soluzioni ipotizzate per il collegamento tra i due sistemi di trasporto ferro/gomma".

Per questo Regione pagherà la prima tranche di finanziamento (47.196.000 euro su un totale di 283 milioni) nel 2023. Sul fronte operativo, ai di là delle "consultazioni tra i Comuni per approfondire gli aspetti relativi alle sistemazioni superficiali e alle cantierizzazioni", il Pirellone chiarisce che "è attualmente in fase di definizione l’aggiornamento del cronoprogramma" che il Comune di Milano comunicherà agli altri enti coinvolti prima dell’attivazione della Procedura ambientale unica.

Con una previsione di vedere viaggiare i primi convogli – salvo (ulteriori) imprevisti – a partire dal 2030. Comunque per martedì pomeriggio è in programma il tavolo sulla M5, il primo incontro sul tema convocato dal nuovo assessore alla Mobilità di Milano, Arianna Censi. Parallelamente Comune di Monza e Regione stanno definendo i termini della convenzione con cui gestire i 20 milioni di euro in più che la Giunta Fontana ha stanziato con il Piano Lombardia e destinati ai due principali nodi di interscambio alla stazione ferroviaria e al Polo istituzionale.