Meno auto per i brianzoli

Studio Findomestic, nell’anno della pandemia si tira la cinghia sui beni durevoli

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di Martino Agostoni

In Brianza non è stato l’anno giusto per cambiare l’auto, ma neppure per rinnovare l’arredo di casa né per comprare lo smartphone nuovo, mentre le poche spese in più fatte a Monza e dintorni nel 2020 sono andate tutte per computer e tablet necessari allo smartworking o alla Dad dei figli, oppure per migliorare le prestazioni in cucina con nuovi elettrodomestici. La pandemia ha stravolto ogni abitudine e un indicatore di quanto il Covid possa aver cambiato la vita delle persone e influito sul tenore di territori come Monza e Brianza si può leggere nei consumi delle famiglie durante il 2020, un anno in cui mediamente sono calati i redditi anche dei “ricchi” brianzoli, incertezza e preoccupazione hanno frenato la spesa e c’è stato un crollo generalizzato dei cosiddetti beni durevoli. Quelli che, appunto, durano nel tempo, si possono usare a lungo e spesso hanno anche un certo costo, come per esempio l’auto, i vestiti, il divano o la tv. L’osservatorio dei consumi Findomestic, in collaborazione con Prometeia, ha appena pubblicato uno studio che confronta la spese dei “durevoli” in Lombardia tra il 2019 e il 2020, con il dettaglio delle 12 province, compreso quindi il territorio targato Mb. Si parte dal constatare come il 2020 abbia impoverito mediamente i brianzoli, che hanno visto calare il loro reddito pro-capite del 2,5% rispetto al 2019, attestandosi su una media 24.860 euro (che comunque resta sopra la media nazionale). Rispetto ai beni durevoli le famiglie brianzole sono quelle che hanno tagliato di più in Lombardia, riducendo la loro spesa in media del 14,4% (rispetto al 13,2% regionale) anche se, guardando i valori assoluti, sono comunque quelle che si sono potute permettere qualcosa in più degli altri, spendendo mediamente 2.960 euro (rispetto ai 2.696 euro regionali). Meno comunque del 2019 quando la spesa per i “durevoli” era stata di 3.454 euro a famiglia.

E il taglio maggiore in Brianza ha riguardato il mercato delle auto, con un calo del 24,1% degli acquisti di vetture nuove e del 17,2% per quelle usate. Anche le moto sono calate del 6,7%, mentre si sono venduti meno mobili per il 12,1% il settore telefonia ha perso il 3,3%. Mentre i brianzoli hanno aperto il portafoglio per la tecnologia cresciuta del 28,7%, in particolare l’elettronica di consumo con +4,3% e gli elettrodomestici +2,9%.