Medico in pensione a sorpresa, l’web si scatena

Il gruppo Uniti per Cogliate mette sotto accusa il sindaco. Grossi disagi agli utenti. Comunicazione da rivedere

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di Gabriele Bassani

Non si placa l’eco delle polemiche suscitate dalla vicenda del medico di famiglia andato in pensione "a sorpresa", senza avvisare i pazienti che si sono trovati da un giorno all’altro senza un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria. Dopo le lunghe code in farmacia, le proteste si sono spostate sul web e hanno raggiunto anche il sindaco, Andrea Basilico, che sabato si era scagliato con Ats, accusata di non avere fornito adeguata comunicazione preventiva di quanto stava accadendo. Contro Ats e in generale la gestione della sanità in Lombardia, c’è la presa di posizione della minoranza. "La vicenda - affermano gli esponenti del gruppo Uniti per Cogliate - sta creando grossi disagi ai cittadini, non si può lasciare la comunicazione di questi passaggi alla buona volontà del professionista".

"Manca completamente un modello organizzativo adeguato ed efficace: i cittadini sono lasciati soli e allo sbando. Regione Lombardia dovrebbe attivare un servizio per avvertire in anticipo gli assistiti, anche con modalità adatte agli anziani. Bisognerebbe, in realtà, prevedere in tutti i casi un periodo di inserimento in cui il paziente possa rivolgersi al nuovo medico potendo contare ancora sul vecchio, un periodo durante il quale venga favorito lo scambio di informazioni laddove fosse utile o necessario. Tutto questo non avviene".

Ma Upc ne ha anche per il sindaco, della Lega, accusato di "scoprire l’acqua calda". "Ats è la struttura organizzativa della Regione, governata da anni dal suo stesso partito. E il disegno della Lega in tutti questi anni è stato chiaro: smantellare la sanità territoriale a favore di un sistema ospedalocentrico, sminuire il ruolo dei medici di base. Si è operato nella direzione opposta rispetto a quella corretta e ora paghiamo le conseguenze di un impianto che non regge".

Ats ha ribadito di avere inviato la comunicazione a ogni singolo assistito il 24 marzo scorso. Usando la posta ordinaria che, tanto per fare un esempio, in settimana, recapitava a Cogliate lettere datate 2 febbraio. E’ probabile che i pazienti rimasti senza medico lo scoprano dalla buca delle lettere tra un mese o anche di più. Evidentemente c’è qualcosa da rivedere, anche se, come sottolinea Ats "Monza e Brianza è l’unica provincia in cui è possibile fare il cambio medico nelle farmacie convenzionate, oltre che online o ai nostri sportelli".