Massaggi hot: sigilli a due centri

I clienti disposti a pagare oltre mille euro per 4 ore. La Finanza sequestra 400mila euro di profitti illeciti

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di Alessandro Crisafulli

I militari della Guardia di Finanza di Seveso, su delega della Procura, stanno dando esecuzione ad ordinanze di misure cautelari degli arresti domiciliari, disposte dal Gip di Monza, nei confronti di due persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed autoriciclaggio. Contestualmente, sono in corso di esecuzione i sequestri di due centri massaggi olistici, in cui veniva svolta l’attività illegale, nonché il sequestro di oltre 400 mila euro: i profitti illeciti ottenuti dalle indagate nell’arco di tre anni (2019-2022) e l’importo del denaro autoriciclato.

L’indagine, scaturita da una segnalazione al numero di pubblica utilità "117" nonché da informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio e dall’attività di contrasto ai traffici illeciti, si è concentrata inizialmente su un centro massaggi di Cesano Maderno, presso cui è stato riscontrato lo svolgimento (nell’arco dell’intera giornata) dell’attività di prostituzione da parte di giovani donne italiane e straniere, sotto la direzione della proprietaria, una marocchina di 37 anni residente in Brianza. Le indagini svolte dai finanzieri di Seveso - anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, indagini finanziarie e lo sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette antiriciclaggio - hanno consentito di individuare un ulteriore centro massaggi in cui si sarebbe svolta la stessa attività "a luci rosse", ubicato a Seregno e gestito da una cittadina peruviana di 39 anni, anche lei residente in provincia di Monza.

I contatti con i clienti, la fissazione degli appuntamenti e gli importi delle singole prestazioni venivano gestiti direttamente dalle titolari dei centri, che pubblicizzavano l’attività illecita anche su siti internet, trattenendo poi il 50% del compenso ricevuto per la prestazione eseguita, variabile generalmente tra 150 e 200 euro. Alcuni clienti erano disposti a pagare fino a mille euro in un giorno per trattamenti di 4 ore. Tra i frequentatori del centro vi erano anche imprenditori e professionisti provenienti da Milano e Como. Complessivamente, il profitto conseguito illecitamente è stato quantificato in circa 307mila euro. La titolare del centro massaggi di Cesano Maderno ha inoltre reimpiegato 116mila euro, guadagnati con lo sfruttamento della prostituzione, in attività speculative (acquisto di titoli finanziaribuoni postali), ostacolando così l’identificazione della provenienza del denato e rendendosi responsabile di autoriciclaggio.