BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Mascherine green, Baroni al Premio Gamma Donna

La ceo di Mycroclean tra le sei finaliste dell’oscar dell’innovazione e sostenibilità al femminile

di Barbara Calderola

Ha venduto mezzo milione di mascherine green dall’inizio della pandemia e adesso Milena Baroni è finalista al Premio Gamma Donna, l’oscar dell’innovazione e della sostenibilità al femminile, che potrebbe conquistare dopo aver dirottato la produzione della sua Mycroclean sulla prima arma a disposizione contro il Covid, quando il vaccino era ancora una chimera.

La sua è tutta una storia di successo e di investimenti tecnologici, cominciata in Brianza, ad Agrate, negli anni Cinquanta con una lavanderia di famiglia e arrivata all’abbigliamento per astronauti che fanno della società che si è trasferita a Gorgonzola un marchio leader della decontaminazione. Tutto ciò che è sterile è nel suo Dna.

Così lei, ceo dell’azienda, a marzo 2020, ha raccolto l’invito del governo e si è concentrata sull’emergenza. Le sue 24 dipendenti si sono messe a cucire da mattina a sera, fine settimana compresi: è nata così la mascherina in fibra di carbonio lavabile fino a 500 volte che ha ottenuto il via libera del ministero della Salute, "e ha fatto risparmiare 730 tonnellate di rifiuti all’ambiente", ricorda l’imprenditrice con orgoglio. Dietro c’è tutta l’esperienza maturata in anni di duro lavoro che hanno trasformato il quartier generale in via Porta in punto di riferimento di uno dei settori più esigenti del mercato che operano in camere sterili: microelettronica, farmaceutica, aerospaziale e medicale.

Fra le sue mura si realizzano indumenti a barriera, di quelli che servono in ambienti ad atmosfera protetta. È cominciato tutto negli anni Settanta con Ibm e St, tassello di pregio di Finmeccanica, ancora oggi cliente affezionato della piccola ditta a gestione familiare. A raccogliere la richiesta di aiuto dei colossi dell’informatica e del chip alla ricerca di chi potesse fornire abbigliamento da laboratorio, i fondatori, Giovanni e Betty Baroni, allora titolari di una piccola tintoria. Ora, al comando c’è lei, Milena, unica figlia dei vecchi proprietari, accanto, il marito, Giacomo Frassica.

Il 2020 è stato l’anno del boom per loro, il fatturato è quadruplicato, hanno venduto le mascherine a tutti: ospedali, esercito, fabbriche di ogni tipo e anche molti vip, sono arrivati ad avere ordini di 30 milioni di pezzi. Hanno brevettato persino la cucitura "a barriera", se un punto cede, sotto ce ne è un altro. Un impegno che non è sfuggito alla onlus che dal 2004 premia le donne che fanno impresa di qualità. Milena Baroni è nel sestetto 2021. La proclamazione è in agenda per il 21 novembre.