BARBARA APICELLA
Cronaca

Addio a Marco Carnà, artista a 360 gradi

È morto a 91 anni il noto pittore, incisore, scultore, illustratore e affreschista molto legato al territorio

Marco Carnà, 91 anni, aveva partecipato anche ai lavori della chiesa di Carnate

Carnate (Monza e Brianza) - Addio all’artista a 360 gradi. Carnate saluta Marco Carnà, 91 anni, noto e stimatissimo artista. Martedì 10 agosto, nella sua casa di Passirano, si è spento il noto artista. Una lunghissima e prestigiosa carriera che lo ha visto lavorare nelle vesti di pittore, incisore, scultore, illustratore e affreschista. Un artista che ha vissuto e prodotto migliaia di opere nella sua casa nel cuore della Brianza. Una passione per l’arte che lo travolge fin dalla giovane età. Da adolescente frequenta la scuola professionale a Vimercate poi, però, a causa della guerra è obbligato a interrompere i suoi studi. Ma la passione per il bello non lo abbandona e partecipa ai lavori di decorazione nella chiesa di Carnate.

Poi la scelta di proseguire come autodidatta nel mondo dell’arte. Ma anche delle scienze umanistiche con la lettura di testi di letteratura e di filosofia. Frequenta all’Accademia di Brera la scuola libera del nudo. All’inizio la sua arte viene influenzata dal naturalismo francese. Poi una produzione più intimistica, con opere che ancora oggi si ritrovano in numerose collezioni in Italia e all’estero. Ed è proprio negli anni Cinquanta che Carnà fa una scelta controcorrente: vivere esclusivamente di arte. Nel 1958 la prima mostra a Milano nella Galleria Montenapoleone. Nel frattempo viaggia molto in Italia, poi un tour a Parigi che diventa fonte di ispirazione. Le sue opere iniziano a circolare, e ad essere acquistate. Poi il ritorno a Carnate, l’attenzione verso l’esperienza della Bauhaus, e infine il trasferimento nella sua Passirano dove, oltre alla pittura, si dedica anche all’illustrazione e alla scultura. Negli anni Ottanta dipinge undici tele su temi biblici per la chiesa “Alla Stazione”.

Tante le collaborazioni con le chiese della Brianza, sempre disponibile e felice di mettere la sua arte a disposizione della collettività. Poi nel 2007 anche la collaborazione con la Bielorussia: le sue opere sul ciclo dantesco finiscono nel Paese dell’Est Europa. L’annuncio della sua morte anche sulla pagina Facebook del Comune di Carnate. «Pittore, scultore, incisore, illustratore con una produzione immensa - si legge -. Profondamente legato al nostro paese da cui prese il nome d’arte. Molte le opere che lascia sul nostro territorio e nelle case dei carnatesi. Stringendoci alla famiglia in questo momento di lutto sappiamo di aver perduto un grande artista, e un punto di vista critico e originale sulla società. Ci mancherà".