Ma per avere un presidio sanitario servono almeno 300 medici e infermieri in più

Mancano pediatri e psichiatri: l’analisi del direttore Marco Trivelli per cercare di "ricucire lo strappo dei servizi sul territorio provocato dalla pandemia"

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Con il nuovo piano di recupero dell’ex ospedale (nella foto), valore complessivo 320 milioni di euro, l’offerta sanitaria tornerà in centro, grazie al nuovo Presst, il presidio socio-sanitario con riabilitazione, e all’ospedale di comunità. Spazi che sono la premessa per ricucire lo strappo dei servizi sul territorio messo a nudo dalla pandemia. Ma le strutture andranno evidentemente riempite di contenuto. Cioè di personale. Uno dei punti dolenti non soltanto qui a Vimercate, ma dappertutto con la carenza di operatori che c’è.

L’organico ideale? Marco Trivelli non ha dubbi: "Per raggiungerlo – spiega il direttore generale dell’Asst Brianza – ci servirebbero un centinaio di specialisti e 200 infermieri: 300 nuovi dipendenti, a conti fatti".

Una merce rara con alcun branche particolarmente scoperte: medicina e pediatria in cima alla lista, "ma c’è penuria anche di psichiatri", mette i puntini Trivelli. Oltre a rimpinguare le fila, l’Azienda socio-sanitaria territoriale punta anche "su un necessario salto culturale. Oggi nessuno – sottolinea il manager della sanità del Vimercatese – può curare i pazienti da solo. Credo che un malato cronico veda un centinaio di volti diversi l’anno, dobbiamo fare in modo di razionalizzare e coordinare. Quando si viene dimessi dopo un’operazione importante serve un percorso chiaro e definito. Sembra facile, ma nella realtà non lo è. Ma i nostri sforzi vanno esattamente in questa direzione".

Bar.Cal.