CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La M5 verso Monza non piace agli abitanti di San Rocco: “Diventeremo un immenso parcheggio”

C’è preoccupazione anche per l’area agricola di viale Campania, destinata a deposito-officina dei treni

I carotaggi nel centro di Monza per il cantiere della linea 5 della metropolitana

Monza – Sono critici gli abitanti di San Rocco alla prospettiva della M5 verso Monza. A preoccupare cittadini e comitati è l’idea che sia sacrificata l’area agricola di viale Campania (180mila metri quadrati) per allestire il deposito officina per i treni e che Monza diventi un immenso parcheggio. Giuseppe Civati (ex funzionario regionale), Giorgio Majoli (portavoce di Legambiente Monza) e Marco Longoni (Associazione Utenti trasporto pubblico), durante un incontro pubblico a San Rocco sul tema delle criticità e vantaggi del prolungamento della linea lilla a Monza, hanno lanciato la loro controproposta. Un’ipotesi è che il deposito venga installato alla ex Falk (un milione e 200mila metri quadrati), ma in questo caso ci vorrebbe un sottopasso ferroviario, oppure che venga utilizzata l’area di viale Campania per un deposito interrato, sotto un rilievo verde da valorizzare a bosco.

"Metropolitane Milanesi non ha avanzato proposte di compensazione ambientale che arrivi fino alle aree dismesse, come Fossati Lamperti, per esempio creando un collegamento ciclopedonale verso il Villoresi. Quindi – dice Civati – chiediamo che le proposte per le aree di compensazione vengano gestite dal Comune di Monza che conosce il territorio".

Contestata anche l’ipotesi di una fermata al Polo istituzionale dietro viale Elvezia, perché poco frequentato e di scarso interesse per il pubblico, come invece lo sarebbe la fermata Ospedale Facoltà di Medicina. Escono da Monza verso Milano 11mila e 300 persone al giorno: secondo Legambiente è sovradimensionata un’opera che ne porta 11mila all’ora, del costo di 1,2 miliardi. Non solo: non sono state approfondite le modalità di sistemazione dell’area di superficie, atmosfera, ambiente idirico, sottosuolo, salute pubblica, paesaggio urbano. Da approfondire l’impatto dei cantieri sulla città in termini di rumore, ingombro, traffico: Monza si trasformerà nel ’parcheggificio’ della Brianza. Sia Majoli sia Civati chiedono che i cittadini siano messi al corrente del progetto, allungando i tempi per le osservazioni.

L’assessora Giada Turato (Ambiente e viabilità) ha risposto che la Giunta e gli Uffici tecnici hanno aperto una consultazione serrata, con più incontri a settimana con il Comune di Milano e MM, ridiscutendo ogni tavola e chiedendo le necessarie modifiche viabilistiche relative alle fermate. Quando Regione Lombardia chiederà ulteriori fondi al Governo a causa del rincaro dei prezzi (circa 400 milioni di euro) sarà l’occasione per chiedere risorse per sistemare piazza Trento e Trieste e viale Campania. "Il confronto con il pubblico – ha chiarito l’assessora – ci sarà quando saranno più chiari i dettagli del progetto, con flussi di traffico e viabilità, per cui è aperto un confronto con i comuni di Sesto e Cinisello. Stiamo studiando anche la mobilità con Trenord verso Monza. Contiamo sulla partecipazione dei cittadini, quando avremo le idee chiare sui tempi amministrativi e i costi". La paura, fra i cittadini, è di venire informati solo a cose fatte.