L’unione fa lo sconto, anche Lazzate entra nella Comunità energetica rinnovabile

Ottimizzare la produzione mettendo in condivisione i kilowatt del fotovoltaico

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Anche Lazzate ha dato il via libera alla costituzione della Comunità energetica rinnovabile con l’obiettivo di ottimizzare produzioni e consumi di energia elettrica in paese, unendo produttori con pannelli fotovoltaici e consumatori appartenenti alla stessa rete locale di distribuzione. Due mesi fa aveva fatto la stessa scelta il Comune di Cogliate. Le comunità energetiche sono state introdotte nel 2018 da una Direttiva europea volta a promuovere l’uso di energia da fonti rinnovabili.

Vi possono aderire soci localizzati in prossimità dell’impianto di produzione: persone fisiche, enti locali e piccole e medie imprese con l’obiettivo di miglioramento ambientale, sociale ed economico. Il recepimento in Italia della Direttiva Ue è avvenuta solo alla fine del 2021 e questo ha consentito a tutti i cittadini di esercitare collettivamente il diritto di produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e vendere l’energia auto prodotta. In particolare, ci si attende che comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo collettivo possano contribuire a ridurre la spesa energetica. I partecipanti condividono l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente. "I risparmi per aziende e cittadini, sulla base di alcune stime, potrebbero essere compresi tra il 10 e il 40%. Per questo abbiamo ritenuto opportuno costituire, sul territorio del Comune di Lazzate, una Comunità Energetica, con la partecipazione diretta iniziale del Comune, autorizzando il sindaco alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile attraverso la costituzione di una associazione: con questo passo ci dimostriamo all’avanguardia in campo ambientale ed energetico" ha detto l’assessore al Territorio Andrea Monti (foto).

Gabriele Bassani