Lotta a traffico e veleni Dai binari alle bici Ecco il piano per tagliare un milione di viaggi

La Provincia ha presentato il documento contenente le strategie per una mobilità sostenibile. Primo obiettivo ridurre l’utilizzo delle auto private negli spostamenti entro i 20 chilometri

Migration

di Cristina Bertolini

Dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie alla progettazione di metrotranvie o sistemi a fune a fianco della Milano-Meda e della Valassina, fino alla messa in sicurezza della pista ciclabile lungo la Valassina verso Milano e alla creazione e riqualificazione di una serie di ciclabili in tutta la Brianza.

È il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) appena approvato dal Consiglio provinciale, uno strumento di pianificazione strategica della mobilità che ha come fine ultimo ridurre l’utilizzo delle auto private soprattutto per le brevi percorrenze entro i 20 chilometri, riducendo anche le emissioni dei gas di scarico. È stato assunto dal Comune di Monza, che lo sta utilizzando come linea guida per la stesura del proprio piano. Punto di partenza di un documento fatto di oltre 700 pagine, i quasi 932mila spostamenti ogni giorno nella Provincia di Monza e Brianza, il 5,7% del totale degli spostamenti in Lombardia. "Dall’analisi degli spostamenti sul territorio – commenta Maria Evelina Saracchi, dello staff che ha redatto il documento – emerge uno scarso utilizzo del trasporto pubblico, essenzialmente per gli spostamenti per motivi di lavoro.Vi fanno maggiore ricorso gli studenti che spesso però non trovano l’offerta adeguata alle loro esigenze". Perciò il Pums si propone di attivare un tavolo di lavoro con focus sulle fasce più deboli anche utilizzando le informazioni ottenute nel Tavolo scuola, con Tpl e presidi durante l’emergenza Covid. Il piano prevede una gerarchia di linee su gomma con percorsi su direttrici principali, ben identificabili, a frequenza costante tutta la giornata, ma inferiore a 30 minuti e senza fasce orarie scoperte, senza corse deviate e una serie di linee intermedie di interscambio. Le arterie principali dovranno essere Monza Valle del Lambro (19 linee che percorrono 5 milioni 229mila chilometri l’anno), il Vimercatese con 17 linee, Adda con 3 linee e Seregno- Brianza con tranvia extraurbana Milano-Desio-Seregno con 6 linee, per un totale di 14 milioni e 987mila chilometri l’anno.

L’intento generale del Pums è anche quello di ricucire la rete ciclabile ad oggi frammentata, promuovendo la mobilità dolce in città, ma anche verso le stazioni ferroviarie. Già dal 2014 la Provincia di Monza e Brianza approvò il Piano strategico della mobilità ciclistica. Quindi il Pums delinea diversi scenari di completamento dei tratti mancanti o messa in sicurezza dei nodi più critici. Il primo scenario di breve e medio periodo ad alta priorità riguarda gli itinerari ciclabili di connessione della Brianza ovest, tra i quali la dorsale Monza-Giussano, lungo la Valassina, con itinerari trasversali e complementari; la ciclabile nord-sud del parco Grubria (Meda-Nova Milanese); le connessioni nord-sud Barlassina-Cesano Maderno- Limbiate e est-ovest Meda-Seregno (facenti parte della Green lane Brianza ovest) e la connessione est-ovest Cesano Maderno Biassono (tratto della Greenway Pedemontana), oltre al percorso trasversale del Canale Villoresi. Su Monza hanno alta priorità gli interventi sulla ciclabile Correggio-Stucchi, viale Elvezia-Lario in direzione di Muggiò e l’intervento di collegamento tra le piste ciclabili vicino alla Sp6, tra via della Birona e via Zanella, per la messa in sicurezza di ciclisti e pedoni. Si aggiungono nuovi tratti di piste, marciapiedi e collegamenti da Seveso a Renate, Albiate, Corezzana, Giussano e Briosco.