L’Oscar del lavoro a 3 aziende

La classifica internazionale premia la monzese Sapio e le vimercatesi Cisco e Micron

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di Barbara Calderola

Su tremila imprese coinvolte sparse in 21 paesi del Vecchio Continente solo in 150 conquistano il podio degli "Europe’s Best Workplaces 2021", gli oscar del clima aziendale, e nel gruppo ci sono tre brianzole: la monzese Sapio e le vimercatesi Cisco e Micron. La crema dell’industria di casa che non fa solo fatturati record su scala globale, ma ha un occhio di riguardo per il personale. Gas medicinali e innovazione tecnologica, i settori in cui operano i colossi insigniti da "Great Place to Work" che ogni anno stila la famosa classifica. Ed è proprio l’high-tech con il 32% il campo per eccellenza in cui i dipendenti vengono trattati con i guanti di velluto.

Impiegati, tecnici, operai e dirigenti dicono di "essere valorizzati e apprezzati" e di "non sentirsi ingranaggi in una catena anonima". Al secondo posto, ma con molti punti di distacco, i servizi professionali (14%), al terzo, ma lo scarto è minimo, finanza e assicurazioni (13%). Quest’anno il ranking è particolarmente lusinghiero per il Paese con il territorio che fa da traino, grazie ai suoi gioielli l’Italia si piazza al secondo posto generale dopo la Gran Bretagna per attenzione al capitale umano – 20 i marchi vincitori in tutto - e mai come nel 2021 i risultati fanno la differenza. "Le indagini dalle quali scaturisce l’esito sono state svolte in un periodo difficile con lo scenario radicalmente modificato dalla pandemia – spiega Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia -. E’ emerso chiaramente che le aziende che già si distinguevano per il rispetto delle risorse umane si sono date ancora più daffare per aiutare i propri dipendenti a superare tanti momenti critici nell’ultimo anno e mezzo. Chi è abituato a valorizzare le persone, l’ha fatto ancora di più. Una tendenza certificata dalla ricerca".

E la ricaduta è evidente: l’82% dei dipendenti dice "di essere pronto a dare qualcosa in più per portare a termine il lavoro". Tutto merito del benessere organizzativo che "fa bene ai singoli e agli affari. Per questo veder così tante imprese di casa nella classifica è motivo d’orgoglio, - conclude l’ad - ma anche un buon segno per la crescita. E mai come in questo momento la fiducia è essenziale per i mercati. E’ un valore che fa la differenza".