CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Lo studio? “Impresa“ da ragazzi . Letteratura in inglese, robot e canto: "Il futuro nello zaino di scuola"

I racconti dei giovani in vista della partenza al Villoresi di Monza del primo liceo Stem voluto da Assolombarda

Lo studio? “Impresa“ da ragazzi . Letteratura in inglese, robot e canto: "Il futuro nello zaino di scuola"

Lo studio? “Impresa“ da ragazzi . Letteratura in inglese, robot e canto: "Il futuro nello zaino di scuola"

La cultura scientifico-tecnologica, l’orientamento ai percorsi Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), la valorizzazione delle competenze digitali: sono alcuni tra i principali temi che Assolombarda, ogni giorno, promuove nel dialogo tra sistema educativo e impresa. All’istituto Villoresi di Monza, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà avviato un Liceo Stem, un nuovo percorso di scuola superiore , con il supporto di Assolombarda, primo del suo genere in Lombardia, che consentirà di sviluppare, anche in collaborazione con le imprese. Matilde Dossi ed Elia Mora, pionieri dell’innovativo corso di studi, hanno raccontato il loro percorso al liceo Stem di Rovereto: impegno, carisma e dedizione sono solo alcuni aspetti che si imparano. Nel 2018 Matilede ed Elia hanno dovuto fare la scelta nella selva di licei e istituti tecnici, ma nessuna scuola aveva tutte le caratteristiche che stavano cercando. Proprio a gennaio 2018 è stato creato il liceo Stem, un percorso internazionale, quadriennale e sperimentale, secondo l’approccio Cambridge.

"Non è stata comunque una decisione facile – ammettono i ragazzi –, lezioni completamente in inglese, laboratori pratici quotidiani di chimica, biologia e fisica, approccio scolastico totalmente diverso da quello a cui eravamo abituati, rendevano il percorso sfidante, ma anche affascinante. Nel settembre 2018, siamo stati i primi a varcare la soglia della nostra scuola: profumava di nuovo e con il suo programma ci aveva già fatto venir voglia di metterci al lavoro. Costanza, dedizione e molto impegno hanno caratterizzato i nostri quattro anni. Se oggi, a due anni dalla nostra maturità, ci guardiamo indietro, ammettiamo di essere stati fortunati". Il liceo Stem li ha preparati già dai primi anni alle sessioni universitarie grazie alle “examination weeks“, ai lavori di gruppo complessi e impegnativi e a capire come interfacciarci con aziende e professionisti grazie agli Action Learning Lab, cioè settimane intensive di progetti di gruppo a fine di ogni trimestre. In soli quattro anni si consegue una maturità italiana come quella di un liceo quinquiennale, ma anche certificazioni Cambridge di materie scientifiche. "Spaziare dalla letteratura italiana e inglese alla programmazione di robot come Pepper, al mettere in pratica le proprie passioni, come ballare, cantare, presentare nello spettacolo di fine anno – raccontano i ragazzi – hanno reso il liceo la miglior sorpresa che potevamo avere". Avere la possibilità di studiare e ottenere diplomi e certificazioni in entrambe le lingue è un plus. Ora i ragazzi frequentano il secondo anno del Bachelor in Management dell’università francese ESCP Business School. A causa di stereotipi sociali che permangono, sono una minoranza le studentesse in ambito scientifico che, invece, garantisce maggiore stabilità lavorativa, oltre che salari più alti nelle economie odierne. In media, sono 37 su 100 le donne iscritte a corsi tecnico-scientifici; 18 le studentesse Stem su 100 ragazze iscritte all’università.

Intanto il 13 aprile Assolombarda aprirà il suo Robo Lab di Monza (via Damiano Chiesa 3) a ragazzi e ragazze di seconda e terza media, per sperimentare le nuove applicazioni su robot collaborativi e avvicinarsi anche ad un eventuale percorso Stem dopo le medie. Il progetto (costato 500mila euro) è realizzato da Assolombarda grazie ai contributi della Fondazione Camerani Pintaldi e Massimo Brigatti e al contributo scientifico del Politecnico di Milano. I ragazzi possono programmare un robot con due braccia che disegna, caricando l’immagine su un software, oppure un robot che riconosce le posizioni degli oggetti, da usare sopra un nastro trasportatore. O ancora si può rappresentare sugli assi cartesiani la traslazione o la rotazione dei giunti del robot.