STEFANIA TOTARO
Cronaca

Lo stalker delle lenzuola. Braccialetto rotto, altri guai

Pizzaiolo patteggia 8 mesi da aggiungersi alla condanna già subìta. Era stato il primo in Italia messo sotto controllo dopo il caso Cecchettin.

L’uomo era stato arrestato anche per aver manomesso il dispositivo ed essersi recato in un bar frequentato dalla giovane

L’uomo era stato arrestato anche per aver manomesso il dispositivo ed essersi recato in un bar frequentato dalla giovane

Era stato il primo in Italia a vedersi applicare il braccialetto elettronico come provvedimento d’urgenza per il divieto di avvicinamento alla persona offesa, la nuova misura per il contrasto alla violenza alle donne entrata in vigore sull’onda del femminicidio di Giulia Cecchettin. E poi K.A., pizzaiolo italiano 30enne di origini egiziane residente a Cinisello Balsamo, già condannato a 18 mesi di reclusione per stalking nei confronti della sua ex, una ragazza di Monza, aveva collezionato un altro record: il primo arrestato fuori flagranza di reato per aver manomesso il dispositivo ed essersi recato in un bar frequentato da quella giovane che lui proprio non riesce a smettere di perseguitare. Ora per gli episodi di stalking successivi il giovane ha patteggiato la pena di 8 mesi in continuazione con la precedente condanna. A nulla finora pare siano serviti prima un ammonimento del Questore di Monza a stare alla larga dalla giovane, con l’invito mai accolto anche a frequentare un percorso psicologico. Poi l’arresto quando nel settembre 2023 si era fatto trovare alla fermata dell’autobus da cui sarebbe scesa la sua ex per recarsi al lavoro, con la macchina ricoperta da un lenzuolo su cui aveva scritto “sei la più bella“. Infine la condanna con divieto di dimora a Monza e pure il braccialetto elettronico.

La notte del 23 dicembre scorso la sorella della ragazza presa di mira aveva visto il 30enne, con precedenti per rissa, danneggiamento e guida sotto l’effetto di stupefacenti, al solito bar di Milano che la coppia frequentava durante la breve relazione sentimentale. L’uomo, dopo avere fatto abuso di alcolici, in un impeto di rabbia aveva scaraventato a terra il braccialetto elettronico per poi allontanarsi dal locale su un taxi. Era scattato l’alert alla Questura di Monza con la segnalazione che il 30enne aveva violato la misura di prevenzione. Quando gli agenti erano andati a casa del pizzaiolo e avevano avuto la conferma che il dispositivo segnaletico era stato manomesso, era scattato un altro arresto. Ma il 30enne è rimasto per poco dietro le sbarre e poi è tornato libero, sottoposto come misura di sorveglianza all’obbligo di dimora a Cinisello e con l’applicazione di un altro braccialetto elettronico.