
di Fabio Luongo
Chiusura della sede decentrata dell’anagrafe nella frazione di Santa Margherita, mentre in Comune si ridurranno i giorni di apertura degli uffici, per contenere il più possibile il funzionamento dei caloriferi e l’utilizzo della corrente elettrica.
Austerity pure per le luminarie di Natale lungo le strade, che saranno accese per meno tempo e si spegneranno alle 23: uniche eccezioni, le sere del 24, 25 e 31 dicembre, quando l’orario si prolungherà fino all’1 e mezza di notte. Chiuderà prima anche il Museo d’Arte Contemporanea, che rinuncerà all’apertura serale del giovedì, serrando le porte alle 19 anziché alle 23. E poi taglio di 37 ore nell’uso riscaldato di Villa Magatti, che fa da Casa delle Associazioni, con gli eventi e le manifestazioni ospitati qui, in biblioteca e a Palazzo Terragni concentrati nel fine settimana per limare i consumi.
Di fronte al rincaro delle bollette, che costringerà anche il Comune a spendere molto più del previsto per le utenze degli edifici pubblici, l’Amministrazione corre ai ripari, tagliando il tagliabile e abbassando in ogni modo i consumi. Per farlo la Giunta guidata dalla sindaca Laura Borella ha stabilito una serie di misure straordinarie. Gli interventi di risparmio, decisi con un’apposita delibera, prevedono sia azioni dirette sia un’opera di sensibilizzazione verso residenti e commercianti, perché riducano pure loro, negli spazi privati, l’impiego di energia.
Per questo verrà promossa tra l’altro una campagna, "da attuare – spiegano dal Comune – in accordo con le associazioni dei commercianti", che solleciti i negozianti a spegnere di notte le insegne delle loro attività e le luci delle vetrine, ponendo invece di giorno "la massima attenzione alla chiusura delle porte dei negozi".
Dal canto suo l’Amministrazione ridurrà il periodo di accensione delle luminarie natalizie, che partirà dall’8 dicembre: le luci avranno sempre come orario limite le 23, tranne che nelle notti della vigilia di Natale, di Natale e di San Silvestro, quando si arriverà fino all’1.30. Tra le misure più evidenti ci saranno la chiusura della sede distaccata dell’anagrafe a Santa Margherita e quella, progressiva, di alcuni uffici del palazzo comunale già dal venerdì, per permettere di disattivare prima i riscaldamenti e gli impianti elettrici, prolungando l’effetto-risparmio nel fine settimana: in particolare si fermeranno già di venerdì gli uffici del terzo e quarto piano, e il sabato quelli del primo e secondo piano. Questo, assicurano comunque dal Comune, "senza che vi siano impatti negativi sull’erogazione dei servizi".
Stop inoltre all’apertura degli spazi di Villa Magatti dal lunedì al giovedì di mattina e il venerdì, mentre il sabato e domenica il riscaldamento sarà acceso solo dalle 9 alle 18, con un taglio di 37 ore rispetto al calendario abituale. Infine, gli eventi pubblici a Palazzo Terragni, in Villa Magatti e nella sala polifunzionale della biblioteca saranno concentrati tutti nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, per contenere il funzionamento degli impianti.