Lissone, accanto al campo nomadi una “fabbrica” di abusi e irregolarità

Discariche e viavai di camion a tutte le ore

Fuori dal campo nomadi una "fabbrica" di irregolarità

Fuori dal campo nomadi una "fabbrica" di irregolarità

Lissone (Monza Brianza), 25 febbraio 2015 - Un campo nomadi, al confine tra Desio e Lissone. L'unico regolare in tutta questa fetta di Brianza. Dentro, da 20 anni, circa 100 persone, con i loro caravan e i loro prefabbricati.

Fuori, un ampio terreno. Agricolo, in teoria.

Ma in quel campo incolto di via Del Guado, racchiuso tra la struttura per i nomadi e la Valassina, non è tutto rose e fiori. Anzi. Non solo discariche abusive, di mobilio, pneumatici, pezzi di cemento, rifiuti e quant’altro. Depositi di rottami e fusti di liquidi. Zone recintate. Un viavai continuo di furgoni, camion, macchine, persino – al lavoro mercoledì mattina – un mezzo con un ragno per prendere e scaricare valanghe di rottami. Tante persone al lavoro. Alcuni nomadi, ma anche tanti “forestieri”.

E di notte, nello stesso terreno vengono anche parcheggiati numerosi mezzi più o meno pesanti.

Insomma, un terreno agricolo utilizzato per attività tutt’altro che agricole e, sicuramente, non certo ecologiche.

Tutto abusivo, tutto irregolare. Tutto alla luce del sole. Indisturbato.

E pensare che la zona è anche videosorvegliata, visto che all’ingresso del vicino campo nomadi è posizionata una telecamera.

Occhi elettronici. E occhi da aprire.