L’inchiesta va a Cagliari

La finta fidanzata ha ottenuto dal Riesame lo spostamento di competenza

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Passa dalla Procura di Monza a quella di Cagliari per competenza territoriale l’inchiesta sulla presunta truffa ai danni del pallavolista Roberto Cazzaniga, che in 13 anni ha sborsato 700mila euro alla fantomatica Maya Mancini, con le sembianze della supermodella e già angelo di Victoria’s Secret Alessandra Ambrosio, frequentata solo al telefono e online, ma convinto che fosse la sua fidanzata.

A disporre il trasferimento è stato il Tribunale del Riesame patrimoniale di Monza, a cui è stato presentato ricorso contro il sequestro preventivo emesso dalla gip del Tribunale di Monza Silvia Pansini nei confronti delle due donne indagate, per la somma di poco meno di 75mila euro, soltanto in relazione al periodo tra il 2016 e il 2021 perché il resto delle accuse è già caduto in prescrizione.

Secondo i giudici del Riesame la competenza non è di Monza, da cui partivano i bonifici fatti da Roberto Cazzaniga, ma di Cagliari dove le somme venivano accreditate alla finta fidanzata. Il giocatore 43enne, residente a Monza e ora nella squadra barese di Gioia del Colle di serie B, ma con un passato anche in Nazionale, aveva presentato denuncia a Bari e dalla città pugliese le sue dichiarazioni erano arrivate alla Procura di Monza e affidate alla Guardia di Finanza. Le fiamme gialle avevano sentito il pallavolista, mentre la pm Stefania Di Tullio ha interrogato la ‘fidanzata’ 39enne di Capoterra in provincia di Cagliari e la 33enne di Bernareggio amica di Cazzaniga, accusata di averli messi in contatto. Entrambe le accusate di truffa aggravata si sono lungamente difese davanti al magistrato rendendo la loro versione dei fatti su cui vige il massimo riserbo di inquirenti e difensori. Prima però di capire se la Procura fosse orientata a mandare qualcuna o entrambe a processo, la palla le è stata sottratta di mano per finire in terra sarda.

Stefania Totaro