BARBARA CALDEROLA
Cronaca

“Limo” è ancora vivo Un murale lo racconta

Il rapper Emis Killa e quattro street-artist hanno reso omaggio a Simone Stucchi. Con i graffiti un’opera collettiva disegna il volto del giovane ucciso in una rissa

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di Barbara Calderola

Il viso di Simone spunterà fra qualche giorno, ma i graffiti che lo incorniciano sono già pronti. Manca solo quel suo sorriso e la zazzera di capelli con il ciuffo che ormai appartengono alla memoria della città. Per ricordare l’edicolante di 22 anni ucciso l’anno sorso a coltellate nella maxi-rissa di Pessano si sono dati appuntamento al parco “A tutto sport” quattro street-artist famosi, Inoki, Mind, Blef e Hise, e il rapper vimercatese Emis Killa, che conosceva la vittima.

Anche il musicista è fra i writer che hanno voluto rendere ancora una volta omaggio allo sfortunato ragazzo morto nello scontro fra bande rivali per futili motivi il 29 settembre 2021. Un appuntamento organizzato da “Long Live Limo”, l’associazione fondata dalla sorella Andrea Stucchi per custodire l’immagine del fratello. Emis Killa era intervenuto sui social subito dopo il brutale omicidio per prevenire il desiderio di vendetta che montava in quei giorni terribili. "Non focalizzatevi sulla violenza. Cercatevi un hobby: viaggiate, innamoratevi, fate sport. Da certe cose non si torna più indietro". E oggi partecipando all’opera collettiva ribadisce il concetto. "La presenza di questi grossi ‘nomi’ è molto importante per noi", dice Andrea commossa. Bombolette alla mano, il pomeriggio è trascorso con la memoria fissa su Simo, Limo per gli amici, che "non c’è più ed è assurdo: non riusciamo ancora a crederci".

I murales autorizzati seguono quello corsaro realizzato ad agosto nel sottopassaggio di via Santa Sofia che porta in via degli Atleti e in piscina. L’opera di grosse dimensioni che riproduce una delle foto ormai più note di Stucchi è arricchita da una frase che racconta tutto il dolore e gli strascichi della tragedia: "Vivere nel cuore di chi resta non è morire". Il Comune al quale i ragazzi si erano rivolti per avere uno spazio ha incanalato tutti questi sentimenti nel progetto PopUp, un percorso sulla pace finito sempre con colori spray sui muri in via 25 Aprile, ma per i compagni di Limo non era abbastanza. E adesso hanno avuto un altro spazio per raccontare con le immagini il distacco, l’amore, il legame che dopo un anno è sempre più forte. Simone, da qui, non se ne è mai andato.