"Libertà e giustizia, ieri come oggi i valori devono essere sostenuti"

Il sindaco Allevi ha ricordato anche il ruolo nella società di scuola, Terzo settore e associazionismo

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Il ritorno in piazza assieme dopo due anni di limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e una nuova guerra d’aggressione in Europa, non così diversa per ingiustizia e violenza subita oggi dalla popolazione ucraina da quella terminata 77 anni fa per gli italiani. AI raduno attorno al monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste il riferimento costante è alla situazione contemporanea vissuta in Ucraina. Il sindaco Dario Allevi ha ricordato i valori di quella primavera del 1945 "quando l’Europa sconfisse il nazifascismo", facendo riferimento alla guerra di oggi in Ucraina e ai "valori condivisi della libertà, della giustizia e della coesione sociale. Sono gli stessi valori che ci fanno dire che il popolo ucraino è stato aggredito e che, pertanto, la sua resistenza va sostenuta, convinti come siamo che credere nella pace non significa arrendersi di fronte alla prepotenza". Allevi ha salutato un gruppo di donne ucraine presenti in piazza e ospitate dalla rete di accoglienza organizzata in città. È stato infine ricordato il ruolo della scuola, dell’associazionismo e del Terzo settore nel trasmettere valori di una società libera e solidale .

M.Ag.