Le opere del Mac in prestito alla conquista di Berlino e Parigi

Il trittico fotografico “Senza titolo“ di Mancini e l’installazione “La dottrina nascosta“ di Camporesi

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di Fabio Luongo

Le opere del MAC alla conquista di Berlino e Parigi. Due dei più recenti “gioielli“ entrati a far parte delle collezioni permanenti del Museo d’Arte Contemporanea di viale Elisa Ancona andranno in prestito all’estero, per essere esposti in Germania e in Francia, attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura. A partire saranno il trittico fotografico “Senza titolo, rilevazione di uno spazio domestico“ di Domenico Antonio Mancini, che andrà in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino dal 28 giugno al 31 luglio prossimi, e l’installazione fotografica “La dottrina nascosta - The hidden doctrine“ di Silvia Camporesi, che si potrà invece ammirare all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi da mercoledì 13 e fino al 22 maggio.

L’opera di Mancini ha preso spunto dall’isolamento imposto dal Covid per mettere in questione il tema dell’abitare e della cura dello spazio come cura di sé. L’installazione di Camporesi, già ospitata lo scorso anno a Shanghai, è composta da 22 immagini create ad hoc o elaborate digitalmente partendo da repertori della tradizione esoterica e riflette sul simbolismo numerico della Divina Commedia di Dante, incrociandolo con ricerche sulla numerologia pitagorica e neoplatonica.

"Questi nuovi prestiti confermano la volontà di promuovere, anche oltre confine, l’immagine del MAC e di favorire la conoscenza delle opere inserite nel nostro patrimonio museale – spiega l’assessora alla cultura Alessia Tremolada –. La richiesta di prestito ci è giunta direttamente dalla Germania e dalla Francia e ribadisce il valore della nostra collezione permanente, oltre che il coinvolgimento del MAC in un circuito sempre più nazionale e internazionale che ne valorizza le peculiarità".

Entrambe le opere sono state realizzate nell’ambito di “Cantica 21“, un bando lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali per promuovere e valorizzare l’arte contemporanea italiana, contribuendo allo stesso tempo a incrementare i patrimoni dei musei del nostro Paese.