Le Groane in fiamme Due giorni di lavoro per pompieri e volontari Bruciati 9 ettari di Parco

Ancora da chiarire l’origine dell’incendio, se accidentale o doloso. Il fuoco è stato favorito dalla siccità che si protrae da tempo. e dallo stato attuale della vegetazione, completamente secca

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di Gabriele Bassani

Il primo grosso incendio di stagione nelle Alte Groane ha tenuto impegnati per due giorni consecutivi vigili del fuoco e volontari di protezione civile, Aib e Gev del Parco delle Groane, oltre a polizia locale e volontari civici del territorio e l’elicottero del Servizio antincendio di Regione Lombardia.

L’incendio è partito nel pomeriggio di sabato nei boschi di San’Andrea tra i comuni di Misinto e Cogliate, nella zona interessata dal passaggio dei cavi dell’alta tensione, già interessata da numerosi incendi nel recente passato. Il fuoco ha intaccato un’area di circa 9 ettari, bruciando il sottobosco. I vigili del fuoco sono intervenuti con sei mezzi, tre del distaccamento di Lazzate, due da Bovisio e uno da Lissone. Il grande e rapido dispiegamento di mezzi, favorito dal fatto che essendo sabato ha potuto contare sulla disponibilità di numerosi volontari, ha consentito di limitare i danni. I volontari Aib del Parco delle Groane sono stati impegnati anche per l’intera giornata di domenica nelle fondamentali operazioni di bonifica. Ancora da chiarire l’origine dell’incendio, non si sa se accidentate o doloso, ma che certamente è stato favorito dallo stato attuale della vegetazione del Parco, ormai completamente secca. Una condizione tipica di questi mesi, quando l’allerta incendi per il Parco diventa normalmente elevata, ma che quest’anno è ancora più grave per via della siccità che si protrae da troppe settimane. Per consentire le operazioni di spegnimento sono stati chiusi gli accessi alla via Monte Bianco che diventa via Sant’Andrea, sia da Cogliate che da Lazzate, mentre il Gvc, gruppo volontari cogliatesi, ha messo a disposizione anche un trattore per aprire un varco tra la vegetazione ai mezzi di soccorso. Intanto interveniva anche l’elicottero di Regione Lombardia, gettando a terra diverse tonnellate d’acqua prelevate in alcuni bacini artificiali della zona.

Ora restano da chiarire le cause di questo ennesimo incendio nella stessa zona interessata dal transito della linea dell’alta tensione, questione che già anni fa fu oggetto di alcune verifiche da parte del Parco delle Groane, che annuncia ulteriori approfondimenti. Da valutare anche l’ipotesi di trovare accordi con gli agricoltori della zona per arare i terreni e seminare prato evitando lo sviluppo di arbusti facilmente incendiabili.