di Sonia Ronconi
L’ara romana, di epoca imperiale, trovata a Villa Raverio, sarà sottoposta a restauro.
Il manufatto era stato trovato durante i lavori di riqualificazione della piazza.
Il sindaco Emanuele Pozzoli (nella foto) ha avviato l’iter per il recupero dell’ oggetto che giace nel magazzino del municipio.
La pietra, di dimensioni medie, era stata ritrovata durante l’estate del 2013 nel corso dei lavori di rifacimento della piazza di Villa Raverio.
Gli archeologi procedendo con gli scavi, coordinati dalla dottoressa Grazia Facchinetti, direttrice scientifico per la Soprintendenza, avevano portato alla luce questa particolare ara con un ‘incisione in latino: una dedica al Dio Mercurio.
La pietra è stata rinvenuta lungo il perimetro della chiesa odierna ed era ruotata di 90 gradi. Probabilmente l’ara fu impiegata come materiale di riutilizzo per edificare la chiesa di Sant’Eusebio.
Il vecchio edificio venne demolito alla fine del 1800 ma il ricordo del suo perimetro è tutt’oggi conservato nella piazza di Villa Raverio, messo in risalto da pietre più scure relativamente a quelle circostanti.
"Dopo il ritrovamento dell’ara, il progetto della piazza venne modificato - spiega l’architetto Paolo Viganò, all’epoca responsabile del cantiere -. Si decise di lasciare traccia della vecchia chiesa che risaliva al 1500".
L’ara venne prelevata, catalogata e messa in un luogo sicuro, nel magazzino del comune, dove è rimasta in tutti questi anni. "Stiamo valutando a questo punto i preventivi - racconta il sindaci Pozzoli -.
Se ci fosse qualche privato interessato a cofinanziare il progetto ne saremmo ben lieti".