Ladri a casa di Tortu: "Non hanno portato via nulla, volevano proprio la medaglia d'oro"

Il racconto di Giacomo, fratello del campione: "L'oro è al sicuro in banca ma non è mai bello subire un furto"

Il trionfo di Filippo Tortu con Jacobs e gli altri componenti della staffetta a Tokio

Il trionfo di Filippo Tortu con Jacobs e gli altri componenti della staffetta a Tokio

Carate Brianza (Monza e Brianza) - Non cercavano soldi né gioielli, come accade normalmente nei furti in appartamento. Anzi, cercavano un gioiello, sì, ma molto particolare. Tutto d’oro, a forma di medaglia e con l’inconfondibile timbro olimpico. Missione fallita, però, per i ladri che giovedì pomeriggio hanno fatto visita – a sorpresa e sgradita – nell’abitazione di Filippo Tortu, nella frazione di Costa Lambro a Carate Brianza. Dopo aver messo a soqquadro, invano, alcuni locali della casa, sono andati via a mani vuote. Senza l’agognato monile che l’atleta brianzolo ha vinto nella indimenticabile staffetta 4x100. 

A raccontare l’episodio è stato lo stesso campione, su Instagram: "Nel tardo pomeriggio qualcuno è entrato in casa mia, probabilmente per rubarmi la medaglia di Tokyo. Fortunatamente non hanno trovato quello che cercavano perché l’avevo fatta mettere in banca tempo fa, dove rimarrà visto quanto successo... Non ho parole". 

Un brutto spavento per Tortu: sia per l’intrusione in pieno giorno, mentre non c’era nessuno in casa. Sia per il probabile obiettivo dei soliti ignoti, cioè quella medaglia che in questo momento rappresenta sicuramente uno dei ricordi e dei beni di maggior valore affettivo per lui. Di recente, proprio temendo un furto mirato, il velocista tricolore aveva deciso di mettere al sicuro la medaglia in banca. "In casa non c’era nessuno – racconta il fratello Giacomo – loro sono entrati forzando una porta-finestra. L’allarme c’è ed è suonato, ma non se ne sono preoccupati, d’altronde se vuoi in tre minuti fai tutto". 

Hanno tirato dritto verso la stanza di Filippo: "Hanno messo tutto a soqquadro – dice Giacomo – ma niente medaglia perché è in banca da un po’. Il fatto che non abbiano preso nient’altro ci fa capire che miravano proprio a quella" . Intorno alle 18.30 la madre Paola è rientrata e ha trovato l’inquietante scenario: "Che la medaglia sia al sicuro ci fa tirare un sospiro di sollievo – prosegue Giacomo – però non è mai bello avere i ladri in casa e temi sempre che possa capitare di nuovo". 

Del resto, non è la prima volta che un campione olimpico, e i suoi preziosi trofei, entrano nel mirino dei ladri: lo scorso anno, ad esempio, sempre in Brianza, toccò alla campionessa muggiorese di scherma Arianna Errigo, mentre si trovava in vacanza. Anche nel suo caso il suo sfogo arrivò sui social network e, quel che è peggio, la vinsero i ladri, portandosi via dalla casa muggiorese dei genitori medaglie e trofei.