
Saranno ben 148 le essenze. che verranno sacrificate lungo i binari della tratta di Desio della metrotranvia da Milano a Seregno
Tutto è partito con i 16 grossi e storici alberi che compongono il boschetto di via Milano davanti alle scuole. Poi ci si è accorti che in realtà saranno ben 148 le essenze che verranno sacrificate lungo la tratta.
Infine, da un giorno all’altro, ci si è resi conto che una decina, all’interno del parco Mauri nel rione di Spaccone, sono stati già tagliati, facendo preoccupare il comitato di quartiere, che si era speso per la riqualificazione del piccolo polmone ecologico. A compensazione dei tagli da progetto sono previste solo 88 nuove piantumazioni. Per questo, nella “battaglia per gli alberi” lungo il cantiere della metrotranvia Seregno-Milano, dopo gli ambientalisti che sono scesi in campo con una petizione per salvare il boschetto delle scuole, adesso si schiera anche l’Amministrazione comunale. Il vicesindaco e assessore al verde Andrea Villa ha chiesto ai referenti del cantiere di metrotranvia un sopralluogo congiunto per verificare la situazione e le prospettive dal punto di vista naturalistico. "Ci siamo resi conto che nella nostra città, rispetto alle altre, il saldo delle compensazioni è negativo, perché è previsto l’abbattimento di 148 alberi e la piantumazione di 88 – ha spiegato il vicesindaco –. Abbiamo chiesto di ridiscutere questi parametri e abbiamo trovato disponibilità a valutare da parte di Città Metropolitana, a patto che non vengano aumentate le spese già messe a budget". Per questo le prime ipotesi sono quelle di trovare nuove essenze rispetto alle onerose magnolie previste, in modo da potersene permettere di più. Inoltre quattro alberi del boschetto delle scuole potranno essere salvati. "Purtroppo non tutti, perché alcuni alberi si trovano proprio sul percorso e altri dovranno essere sacrificati per fare spazio alla cabina elettrica interrata".
Con una partita complessiva che rimane comunque aperta. Città metropolitana prima del sopralluogo aveva inviato una missiva al Comune per dare la propria disponibilità a valutare la situazione, spiegando che "condivide l’importanza di valorizzare il contesto ambientale compatibilmente con quanto già definito nel Progetto esecutivo". C’è apprensione anche per un filare di platani in via Mazzini non lontano dall’ospedale. Polemiche ambientali che vanno ad aggiungersi a quelle per i disagi che gli evidenti ritardi del cantiere stanno causando a residenti e attività commerciali lungo uno degli assi principali della città, con la recente sollevazione di Confcommercio.