La svolta gentile del professor Pilotto

I primi trenta giorni del sindaco che ha riportato il centrosinistra alla guida della città sono all’insegna di piccoli ma significativi passi

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di Marco Galvani

"I primi cento giorni da sindaco? Sono tanti, forse anche troppi. Meglio fare un primo bilancio a un mese dall’insediamento". Il sindaco Paolo Pilotto sfoglia l’agenda giorno dopo giorno e appunta il primo passo di "un’operazione che si completerà entro i 5 anni di mandato", ovvero il progressivo azzeramento delle liste d’attesa negli asili nido.

A cui si sono aggiunti i primi lavori pubblici e un lavoro di studio per "capire se e come intervenire sulla gestione della raccolta rifiuti". Ma il "primo intervento strategico, per nulla simbolico" punta a "sostenere l’educazione dei bambini e le loro famiglie". "Da settembre avremo 40 posti in più nell’asilo nido di via Monviso", conferma il sindaco. Nella scuola lo scorso anno sono entrati i primi venti bambini dai 12 ai 24 mesi di età anche se la struttura a regime ne può accogliere fino a 72. Per il prossimo anno, le graduatorie definitive negli 8 asili nido comunali che coprono i dieci quartieri della città (a cui si aggiungono 24 strutture private) i bimbi esclusi erano 122, anche se il reale fabbisogno sarebbe di circa 170. Perché "ogni tanto le famiglie desistono a iscrivere i propri figli al nido, quando vedono che per tanto tempo non riescono a entrare non vengono più a presentare la domanda. Il nostro è un ragionamento proiettivo: c’è una risposta sull’oggi, ma c’è anche una politica sul domani. Se io famiglia sono in una città in cui so che c’è qualcuno che cura i miei figli fino a 3 anni o da 3 a 6 anni, il rischio di fare un bambino potrei correrlo. Se, però, attorno a me c’è il deserto, allora non corro quel rischio. L’inverno demografico non lo curi soltanto rispondendo al bisogno di oggi, che è tassativo, ma anche creando le premesse per cui le persone vanno in affidamento rispetto a quello che il Comune potrà fare".

Lotta all’inverno demografico da una parte e attenzione ai quartieri dall’altra: "Innanzitutto abbiamo deciso che piazza D’Annunzio resterà pedonale, mentre i lavori che il privato avrebbe realizzato per aprire parzialmente alle auto abbiamo chiesto di convertirli in una valorizzazione della parte finale di via D’Annunzio e nel miglioramento dei passaggi pedonali tra via Aquileia e via Montesanto". Per quanto riguarda, invece, l’area verde di via Valosa di Sotto a San Fruttuoso, "abbiamo deciso di salvare l’area verde del quartiere, confermando comunque la volontà di realizzare una palestra, ma in un’altra area". Spostandosi poi tra via Bosisio-Prampolini e via Gallarana, la realizzazione di una nuova strada ha costretto ad abbattere due cedri, ma il progetto prevede la compensazione con la piantumazione di 121 nuove essenze. Porterà nuovo verde e una pista ciclopedonale anche il piano attuativo in via Pompei nel quartiere di Sant’Albino. L’ampliamento della ditta Elesa (che genererà 200 nuovi posti di lavoro) prevede 989mila euro per la compensazione ambientale e la realizzazione di una pista ciclopedonale, da realizzare in un corridoio verde da via Adda fino a via Walter Fontana verso la piscina Pia Grande. Sempre sul fronte viabilistico, a cinque giorni dalla prima partita del Monza da squadra neopromossa, è pronta la soluzione attorno allo stadio per evitare di paralizzare il traffico. Come richiesto dalla Prefettura, lungo viale Stucchi sono stati realizzati quattro by-pass per consentire il cambio di carreggiata, garantendo agli automobilisti la percorribilità di una corsia per senso di marcia.

In particolare, due nel tratto tra viale Libertà e viale Sicilia e due nel tratto tra viale Sicilia e il cimitero. In questo modo sarà possibile mantenere la percorribilità in entrambi i sensi di marcia sulla carreggiata est di viale Stucchi e recuperare ulteriori parcheggi per le tifoserie nella carreggiata ovest. E poi c’è il tema dei rifiuti, terreno di scontro durante la campagna elettorale: "È una questione urticante – riconosce Pilotto –. In queste settimane lavoriamo su due fronti: capire se il contratto è applicato correttamente e al tempo stesso capire se i problemi sono legati a come è stato concepito l’appalto. Il fatto è che, con tre turni di ritiro, uno al mattino e due alla sera, c’è sempre del rifiuto per strada. E ogni giorno ci arrivano una trentina di segnalazioni. Entro fine settembre vogliamo, insieme all’impresa Sangalli, capire dove e come è possibile intervenire". Anche sul fronte della pulizia strade, "se con l’arrivo delle lance e dei nuovi macchinari la situazione non migliorerà, sono anche pronto a ripristinare il divieto di sosta per il lavaggio strade, magari con un modello misto a seconda delle zone della città".