Sono già più di 5mila le giovani sentinelle dell’ambiente formate in 224 classi sparse su 40 Comuni nel 2023 e adesso Cem, il colosso che gestisce i rifiuti fra Brianza e hinterland, con quartiere generale a Cavenago, è pronto a ricominciare: lezioni ‘verdi’ tagliate su misura per affrontare la sfida del secolo. Anche quest’anno la lotta al cambiamento climatico entrerà nel curriculum dei ragazzi, una materia strategica, che per cominciare potrà contare su un evento speciale: Rizosfera, la mostra sulla vita del sottosuolo e la sua ricca biodiversità della quale il grande pubblico sa poco. E invece adesso studenti, insegnanti, genitori e chiunque ne abbia desiderio potranno approfondire con l’esposizione interattiva e multimediale per quarta e quinta elementare, medie e i primi tre anni delle superiori. Il percorso è stato messo a punto da Frae Divagazioni scientifiche e promosso dall’ex consorzio con il dipartimento di Scienze della vita e biologia dei sistemi dell’Università di Torino e l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr. L’expo aprirà il 30 settembre al Must, il Museo del Territorio a Vimercate e si potrà visitare fino al 22 ottobre.
"Questo evento è uno di quelli organizzati per festeggiare i 50 anni della nostra azienda – dice Alberto Fulgione, presidente di Cem –. L’appuntamento ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema strategico della sostenibilità non solo dal punto di vista della natura, ma anche economica e culturale. Il nostro nome non vuole essere solo garanzia di un servizio efficiente per i 70 Comuni soci, ma anche motore di un pensiero positivo che ci chiama tutti alla responsabilità della conservazione del nostro pianeta e della costruzione di un mondo migliore per e con le nuove generazioni. Rizosfera rientra in questa idea di utility radicata nelle comunità e presente nella vita dei cittadini con proposte di riflessione e di conoscenza". "Il percorso espositivo – aggiunge Elena Lah, assessora alla Promozione della città – permette al Museo di sviluppare l’aspetto dell’ecosistema arricchendo ulteriormente la sua narrazione culturale e ampliando i suoi confini con un allestimento in grado di parlare ai più giovani, un pubblico che ci è particolarmente caro". "Un’esperienza sensoriale che permetterà a tutti di vivere in prima persona i delicati equilibri alla base della fertilità del suolo e del cibo che produciamo e mangiamo – ancora il presidente – l’educazione ambientale è una delle nostre missioni principali". Ingresso libero, per prenotazioni info@museomust.it.