VERONICA TODARO
Cronaca

La sfida del sindaco Vergani: "Vivere qui sarà più bello"

Sempre presente sul territorio e innamorato delle sue radici, guida il municipio ormai da nove anni. La promessa: sulle ceneri della vecchia fabbrica nasceranno piazze, giardini e spazi aperti.

Sempre presente sul territorio e innamorato delle sue radici, guida il municipio ormai da nove anni. La promessa: sulle ceneri della vecchia fabbrica nasceranno piazze, giardini e spazi aperti.

Sempre presente sul territorio e innamorato delle sue radici, guida il municipio ormai da nove anni. La promessa: sulle ceneri della vecchia fabbrica nasceranno piazze, giardini e spazi aperti.

Varedo è bella da vivere? "Sì, ne sono sicuro". Non ha dubbi Filippo Vergani, primo cittadino di Varedo dal 2016. Un sindaco che vive la città in prima persona, sempre presente ad ogni manifestazione, sempre in prima linea, dentro e fuori dal suo ufficio, in giro per il paese a sondare gli umori dei suoi concittadini, che sia alla camminata in rosa in mezzo a centinaia di donne per ricordare l’importanza della prevenzione, alle feste organizzate dai rioni, davanti ad un caffè al bar, o ancora in mezzo ai bambini delle scuole, spesso a pranzo con loro.

"Ho motivazioni molto eterogenee: personali e se vogliamo storiche legate ai miei ricordi più cari, alla famiglia e agli amici, motivazioni politiche e amministrative, che derivano dagli ormai quasi nove anni che ho l’onore di essere primo cittadino. Ho poi motivazioni, se così possiamo dire, prospettiche, visionarie, per quella che sarà la Varedo del futuro". E se è vero che "il bello è negli occhi di chi guarda", come sosteneva Johann Wolfgang Goethe, Vergani ha numerosi ricordi sul perché a Varedo sia bello abitare: "Varedo è bella da vivere perché tanti luoghi aperti, pubblici esercizi, l’oratorio, mi ricordano l’infanzia e la giovinezza. Ho ricordi di persone a me care, che non ci sono ormai più, sedute su una panchina del parco, ricordo la vecchia chiesa della Valera dove oggi c’è una spaziosa piazza pubblica dove sorge una fontana unica nel suo genere. Ricordo via Madonnina a doppio senso o le vecchie sbarre del passaggio a livello ancora in legno".

In cosa ha contributo come sindaco a rendere Varedo più vivibile?

"Varedo è bella da vivere, e lo dico con un pizzico di presunzione e di orgoglio, anche grazie a quello che, con la mia squadra, abbiamo fatto in questi anni. Su tutte la passerella ciclopedonale di via Umberto I che, oltre ad un’assoluta funzionalità, ha un’architettura sicuramente innovativa e identificabile. Sono belle le nostre scuole, quasi tutte ormai recentemente rinnovate, sia all’interno sia all’esterno, con particolare cura e attenzione per la sicurezza. Sono belle le nostre strade, interessate da lavori di riqualificazione, ora illuminate tutte coi nuovi led. È bella l’attenzione data all’associazionismo con spazi sempre garantiti al terzo settore, in particolar modo alla Croce Rossa Italiana".

E in futuro?

"Varedo è e sarà più bella da vivere. E questo passa quasi totalmente dall’area ex Snia dove il terreno cementificato sarà circa il 50 per cento in meno di quanto non lo era prima con la vecchia fabbrica. Sorgeranno piazze, giardini e spazi pubblici aperti e fruibili da chiunque. Ci sarà una piccola area commerciale per negozi di vicinato e l’edificazione di residenze sarà ridotta moltissimo al fine di non aumentare troppo i volumi di traffico nella zona. Area ex Snia ma non solo: anche l’area Cimep andrà definitivamente sistemata e lì auspico di riuscire a lasciare alla nostra Varedo una residenza socio assistenziale per anziani".

V.T.