La rivincita dei numeri 2 Dalla gavetta alla Regione gli exploit di Villa e Figini E Romani è il re di FdI

La vicesindaca di Meda supera la sfida con Claudia Toso, Marco Meloro ed Eleonora Frigerio. Prima di lei solo il figlio dell’ex ministro. Assessorati in vista ?"La Brianza dovrà averne uno"

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Il cellulare non ha mai smesso di suonare nella notte, troppe le persone che volevano congratularsi. Fabrizio Figini, 45 anni, vicesindaco di Varedo, capolista di Forza Italia, con i suoi 5.172 voti di preferenza, è il secondo consigliere più votato in Brianza, "un risultato che va oltre ad ogni aspettativa", dice mentre risponde a centinaia di messaggi. Prima di lui solo il consigliere regionale uscente della Lega Alessandro Corbetta.

"Oltre vent’anni passati in consiglio comunale mi hanno sicuramente insegnato la praticità e l’importanza dell’ascolto – spiega –. La gavetta nelle amministrazioni locali è un passaggio fondamentale per chi vuole lavorare in politica. Saper far funzionare la macchina burocratica e riuscire a superare gli intoppi con velocità sono insegnamenti indispensabili a tutti i livelli di governo. Metto la mia esperienza al totale servizio di Regione Lombardia, sono pronto a lavorare con grande impegno dove mi sarà richiesto. Sicuramente presterò attenzione ai tre temi che ho maggiormente sostenuto in campagna elettorale: potenziare la sanità, rafforzare garanzie per imprese e lavoratori, difendere l’ambiente senza però penalizzare i cittadini e l’economia. A questo si aggiungono tutte le istanze che mi sono state presentate dalla gente".

Tra i più votati c’è una donna. Nella lista più competitiva di questa tornata elettorale in Brianza, Alessia Villa ha conquistato il secondo posto in quota Fratelli d’Italia con il lasciapassare per il Pirellone. A sgomitare dietro al favorito Romani, c’erano i ben quotati Claudia Toso, Marco Meloro ed Eleonora Frigerio, tra le 3.165 e le 2.900 preferenze, ma Alessia Villa con 4.506 voti personali ha fatto il vuoto dietro e raggiunto l’obiettivo. "Abbiamo aspettato fino all’ultimo a festeggiare, ma le indicazioni erano già chiare da qualche ora", racconta esausta ma molto soddisfatta. "È stata una grandissima vittoria di squadra, un risultato strepitoso, non dico inatteso, perché è quello per cui abbiamo lavorato, ma che mi ha sorpreso per il modo con cui è maturato". Alessia Villa, 39 anni ancora da compiere, sposata e mamma di un bimbo piccolo, mastica politica da quando era giovanissima: "Sono entrata in Alleanza Nazionale a 17 anni, collaborando con l’ex parlamentare Roberto Alboni", racconta. In Regione Lombardia non sarà un volto nuovo perché ci ha lavorato per 7 anni e mezzo, nella segreteria del gruppo consigliare prima, poi nella segreteria politica dell’assessora regionale Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia.

Ora però entra come eletta, dopo essere al secondo mandato in Comune a Meda, nel ruolo di vicesindaca. "In Regione mi porto un bel bagaglio di esperienza locale, sono dell’idea che certi posti istituzionali così importanti uno se li debba meritare, facendo un passo alla volta e aumentando competenze e responsabilità, forte dei tanti incontri personali che ho avuto in queste settimane intense di campagna elettorale".

Prima di lei con un record di preferenze Federico Romani, 40 anni, prima di dedicarsi alla politica a tempo pieno responsabile commerciale di un’azienda di telecomunicazioni, che triplica il gradimento personale rispetto alla tornata scorsa. Il figlio dell’ex ministro Paolo Romani torna al Pirellone per il mandato bis forte di 5.123 elettori che hanno scritto il suo nome sulla scheda. "Un risultato che premia la coerenza e che è frutto di quanto fatto in cinque anni. I candidati del territorio hanno trascinato il partito – dice – si vede dai dati di lista: prima 1 su 10 sceglieva Fratelli d’Italia, ora 1 su 3. I sondaggi ci davano più indietro". Nell’aria c’è l’assessorato? "La Brianza dovrà sicuramente averne uno", dice il neo consigliere senza aggiungere una parola. Preferisce concentrarsi sui problemi da risolvere: "Liste d’attesa da abbattere per visite ed esami, più risorse per i medici di base, sostegno a imprese e famiglie". Anche per lui "l’astensione è una nota dolente".

Gabriele Bassani

Barbara Calderola

Veronica Todaro