Non ha fornito il suo contributo alla squadra azzurra che ha sconfitto all’esordio per 4 a 0 Guernsey. Ma la monzese Giulia Sala, 17 anni, componente della nazionale italiana che sta partecipando alle Olimpiadi degli scacchi, sa benissimo che verrà il suo turno, malgrado le spetti il ruolo di riserva. Ma ci sarà spazio anche per lei, la più giovane della formazione tricolore. Anche perché la 45sima edizione di questa manifestazione, in svolgimento a Budapest, si concluderà il 22 settembre. Giulia, in occasione del debutto azzurro, è perciò rimasta in panchina. Roberto Mogranzini, commissario tecnico della nazionale femminile, ha convocato per questa trasferta Marina Brunello, Olga Zimina, Tea Gueci ed Elena Sedina. E Giulia.
Alla studentessa del liceo scientifico sportivo spetta, inevitabilmente, la qualifica di debuttante alle Olimpiadi. La chiamata in azzurro, in ogni caso, è arrivata come giusto premio per un rendimento costante, gratificato da vittorie ottenute già in giovanissima età: a 14 anni aveva già vinto un titolo italiano Under 10 e due titoli Under 12. La rappresentante del Circolo Scacchistico Excelsior Bergamo, oltretutto, è cresciuta in un famiglia dove il gioco degli scacchi è più di un gioco: mamma Silvia e papà Sergio, infatti, sono entrambi appassionati praticanti di questa disciplina.
Non stupisce, quindi, che l’esponente del Circolo Scacchistico Excelsior di Bergamo abbia continuato a vincere anche in età più “matura“. Nel 2023, ad Alassio, si è aggiudicata tre titoli italiani. Nelle specialità rapid e blitz si è limitata a sconfiggere la concorrenza tra gli Under 18, mentre nella semilampo si è portata a casa il titolo assoluto. La scacchista monzese ha riconcesso il tris nello scorso maggio ai campionati nazionali a Empoli. Ad arricchire la collezione di casa Sala sono state le medaglieper i successi nei campionati assoluti blitz e rapid e semilampo Under 18. Ma Budapest, per Giulia, è comunque una tappa di avvicinamento ad altre sfide: a ottobre gareggerà ai campionati mondiali Under 18, a Florianopolis in Brasile. "Delle Olimpiadi - spiega mamma Silvia - ha intanto ammirato e apprezzato la cerimonia d’inaugurazione. Per quanto riguarda le gare, le motivazioni non le mancano".