
La grande digitalizzazione della Brianza ha attirato anche gli appetiti criminali di organizzazioni dedite alle truffe informatiche
La provincia delle truffe on line. Numeri da record, con una crescita spaventosa. Quella di Monza e Brianza è la terza provincia più colpita in Italia, con una crescita esponenziale del 127,7% tra il 2019 e il 2023. Un caso relativamente isolato, visto che la Lombardia, terza tra le regioni più colpite in Italia, presenta solo Lodi nella top 20 delle province (sesta).
Lo rivela uno studio condotto sulla base dei dati Istat, Il Sole 24 Ore e Confartigianato dal sito internet Truffa.net. Il dato è preoccupante, se si considera che le truffe online sono il secondo reato più denunciato nel nostro paese, con oltre 300.000 casi nel 2023 (+10,3%). La Brianza in particolare subisce molte truffe mirate alle proprie aziende, anche se non mancano episodi ai normali cittadini, come i due casi raccontati proprio di recente del nostro giornale che avevano visto due correntisti convinti a effettuare bonifici a perfetti sconosciuti. Perché accade tutto ciò? Secondo gli autori di questo studio, l’alta digitalizzazione e la densità economica della Lombardia rendono il suo territorio un terreno fertile per la criminalità digitale. Lo studio completo è consultabile al link: https://www.truffa.net/news/dati/truffe-telematiche-italia-report.html. Le truffe telematiche nel 2023, hanno conosciuto un incremento un incremento significativo del +10,3% approfittando di una digitalizzazione pervasiva, con oltre il 90% della popolazione italiana connessa a internet. "L’analisi territoriale - fanno sapere - rivela che la provincia di Monza e Brianza ha conquistato il terzo gradino del podio nella classifica delle aree italiane più colpite dalle truffe informatiche, combinando incidenza e crescita. Con 530 denunce ogni 100.000 abitanti e un aumento del 127,7% nel periodo 2019-2023. Essendo parte di una delle aree più digitalizzate d’Italia, Monza e Brianza è particolarmente esposta a truffe telematiche mirate alle aziende, un segnale dell’evoluzione delle tattiche criminali che non colpiscono solo i privati cittadini". Le tipologie di raggiro più diffuse sono phishing, smishing e vishing, che rappresentano il 55% di tutte le denunce (oltre 160.000 casi), seguiti dalle truffe da marketplace con il 20% (60.000 casi), che sfruttano annunci di vendita online fraudolenti. Questi dati evidenziano la necessità di una vigilanza costante e di una maggiore consapevolezza sui rischi del web. Più nel dettaglio, il phishing è una frode informatica che mira a rubare informazioni personali, come dati di accesso, numeri di carte di credito o informazioni bancarie, fingendo di essere un’entità affidabile in una comunicazione digitale. Lo smishing è simile ma utilizza messaggi di testo (SMS) o altri sistemi di messaggistica per ingannare le persone e indurle a fornire informazioni personali. Il vishing utilizza la voce per ingannare le vittime.