La sicurezza è un problema di tutti. È quanto è emerso nel dibattito in aula, anche se le strategie variano con l’appartenenza politica. Il centrodestra ha marcato l’entità del problema, da non sottovalutare, chiedendo maggiori investimenti per la polizia locale e l’aumento della vigilanza; gli esponenti di area progressista hanno posto l’attenzione sulla necessità di una connessione tra attività della polizia locale e servizi sociali, in modo da recuperare i giovani che sbagliano.
Il consigliere del Gruppo misto Francesco Cirillo, ha sottolineato come "il problema della sicurezza non sia solo una percezione, ma un fatto reale che ha colpito anche me quando, settimana scorsa, in vicolo Carrobiolo, ho visto l’impresa di pulizia intervenire per pulire gli schizzi di sangue che erano rimasti per terra a seguito della rissa della notte precedente". "Una situazione che non può lasciare indifferenti", osserva. Massimiliano Longo di Forza Italia ha elencato diversi luoghi a lui segnalati dai cittadini come potenzialmente pericolosi, "da piazza Trento e Trieste a piazza Duomo, al Ponte dei Leoni in entrambe le sue passerelle, il Nei, via Lecco nella zona intorno al supermercato, via Bergamo, e poi corso Milano, via Italia, zona Rinascente e la passerella di via San Gottardo".
"La situazione è arrivata a un punto per cui i cittadini hanno avanzato la proposta di pagare una vigilanza privata per le aree più critiche – prosegue Longo – che mi sento di suggerire alla giunta come una soluzione da tenere in considerazione".
Il consigliere di “Noi con Dario Allevi“, Stefano Galbiati ha invitato espressamente la giunta a "investire di più sulla sicurezza percepita", considerando che "spesso i fenomeni di spaccio vengono combattuti in un luogo, per poi ripresentarsi in uno vicino subito dopo, non risolvendo di fatto il problema". Andrea Arbizzoni di Fratelli d’Italia ha voluto parlare di "famiglie", sottolineando come i consumatori di droga siano molto spesso "ragazzi di buona famiglia, per cui la riflessione profonda da fare è sui nostri metodi educativi di oggi", tendendo poi la mano alla maggioranza per una collaborazione reciproca che esca "dai soliti steccati".
La consigliera del Pd Donatella Paciello ha invitato ad affrontare il problema "senza allarmismi", cercando di lavorare molto sull’inclusione, mentre sul sociale è stata la riflessione dei consiglieri Paolo Piffer di Civicamente e di Lorenzo Spedo di LabMonza. Piffer ha invitato a investire di più "su Cps e Sert, cercando di fare alleanza con i giovani" permettendo loro più attività in città, mentre Spedo ha espresso l’esigenza di "una riflessione profonda, che non può non contemperare l’esistenza della povertà, cercando di agire con i servizi sociali per recuperare i ragazzi che si smarriscono".
A.S.