La piccola biblioteca spontanea creata dallo storico bidello Nick

Con i libri dismessi della scuola De Amicis ha costituito una vera raccolta di circa quattromila titoli

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di Cristina Bertolini

Amicizie che durano da decenni attraverso i libri e la biblioteca spontanea del bidello Nick. E’ la vicenda di Nick Di Cuonzo, bidello storico della scuola primaria De Amicis di Monza (dal 1972 fino al 2015) che con i libri dismessi della scuola e molti altri ha costituito una vera raccolta di circa 4 mila titoli. Un parte li ha donati all’oratorio di Novara, dove abita, ma buona parte sono conservati a Monza in via Giulini 8 e costituiscono una mini biblioteca spontanea di libri per l’infanzia, ma anche narrativa e saggistica, a cui attingono gli ex alunni della scuola De Amicis, ormai diventati genitori, insieme ai loro bambini.

"Il legame con la scuola non si è mai dissolto - spiega Nick - ancora adesso decine di ex alunni mi chiamano e ogni volta che vengono a prendere e portare libri è un piacere ritrovarsi e ricordare la scuola degli anni ‘70 e ‘80, profondamente diversa da oggi". Fino ai primi anni 2000 le scuole primarie, allora elementari, erano di pertinenza totale del Comune e alla De Amicis il bidello Nick aveva orgqnizzato una ricca biblioteca, con testi in parte acquistati dalla scuola e in parte provenienti da donazioni. Poi la scuola passò sotto l’egida del Ministero della Pubblica Istruzione. I canali più formali portarono a un uso completamente diverso degli spazi della scuola, prima destinati a biblioteca e quindi la dirigenza chiese al bidello di smantellarla.

Da quel momento nacque l’idea di regarare una parte del patrimonio librario e con gli altri di organizzare altrove in città, una sorta di biblioteca informale, ad uso libero che diventa occasione di incontro e momento importante per mantenere legami affettivi tra Nick e i "suoi bambini" per decenni. Il bidello Nick fu anche creatore e custode di un archivio storico delle scuole monzesi che riportavano i registri degli alunni monzesi dal 1850, fino agli anni ‘20 e poi a seguire fino al 2008. Furono a lungo conservati e sapientemente catalogati da Nick nei sotterranei della scuola Ardigò. "Conservo ancora alcuni di quei registri scritti a mano con la calligrafia da amanuensi gotici - racconta Nick - pagine ingiallite che raccontano la storia di un’epoca, quando in una classe c’erano alunni di età diverse, quando si faceva l’esame di seconda elementare e poi anche di terza". E’ memoria storica di Monza il bidello Nick.