La passione dice tremila Il Monza fa esplodere il tifo

Viaggio fra i club che si affacciano per la prima volta alla Serie A. Dalla Curva Davide Pieri al San Fruttuoso, che ha quadruplicato gli aderenti

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di Dario Crippa

La Curva Davide Pieri, zoccolo duro della tifoseria, ne ha un migliaio. Gli Amici del Monza 400, Alba Biancorossa oltre 300, i Fedelissimi sono 230 circa: menzione d’onore, fanno base al ristorante Kontiki di Monza e negli anni del secondo fallimento quando i giocatori non avevano nemmeno di che mangiare, offrivano spesso il pranzo alla squadra. Il club Monza Relax, nato la scorsa stagione, di aggira sulle 115 unità, il Monza Club San Fruttuoso sui 400. Quasi 3mila tifosi in tutto, per ora. Numeri indicativi, in crescita continua, e altri club sono in attesa di ufficializzazione. La passione per il Monza è esplosa. Al Centro Coordinamento Monza Club si lavora ventre a terra.

Il nostro viaggio fra vecchi e nuovi club inizia in periferia. Al Monza Club San Fruttuoso, dove gli iscritti "un anno fa erano un centinaio - dice il presidente Fabio Riva - e ora siamo quadruplicati. L’entusiasmo è alle stelle. Fino all’altro giorno stavo ancora lavorando (parrucchiere, ndr), gli ultimi tagli prima di andare in ferie, ma il 13 sicuramente sarò allo stadio: abbiamo chiuso col Pisa (finale playoff) lo scorso campionato, stavolta si riapre col Toro". La nuova squadra? "Mi piace moltissimo, base italiana, pezzi da Novanta come Pessina e Sensi, e un nome nuovo quasi ogni giorno: sembra tutto bellissimo. E non mi stupirò se Galliani farà uno dei colpi del Condor e porterà a casa anche Icardi". Il nuovo stadio è pronto. "Ricordo ancora le ultime partite viste ai Distinti prima che venissero chiusi, poi andò tutto male. Ma siamo pronti a tornare. Stavolta siamo in A". Uno dei club storici è quello di viale Libertà, poi ribattezzato in nome di Angelo Scotti, ex tuttofare e simbolo degli appassionati biancorossi, "l’unico a Monza, un tempo" dice con orgoglio Maurizio Silva, rappresentante di commercio e tifoso di antico pelo. "Ma non abbiamo interesse a espanderci, siamo sempre la stessa ventina di amici anche se a vedere il Monza andiamo forse con più costanza di tanti altri. Un esempio? Dopo la delusione con il Perugia all’ultima di campionato dello scorso anno (promozione sfumata e rimandata ai playoff, ndr) siamo andati a Pisa per vedere la Primavera: scattammo una foto sotto la Torre... Un’immagine premonitrice, perché 20 giorni dopo a Pisa ci saremmo tornati... per andare in serie A!".