La Mantide della Brianza in Aula chiede la perizia psichiatrica

Tiziana Morandi è accusata di aver narcotizzato e derubato una decina di uomini. La decisione a febbraio

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di Stefania Totaro

Solo un 28enne di Trezzo sull’Adda vuole costituirsi parte civile contro la Mantide della Brianza, che vuole essere sottoposta ad una perizia psichiatrica. "Deve avermi drogato, sono uscito di strada con l’auto e sono finito in ospedale, ma non ricordo niente", sostiene il giovane che tra gli ultimi ha presentato una denuncia nei confronti di Tiziana Morandi, 47enne di Roncello, accusata di avere narcotizzato e derubato una decina di uomini tra i 27 e gli 84 anni e arrestata a luglio. Il 28enne si è rivolto all’avvocata Barbara Giulivi del Foro di Bergamo, presente ieri all’udienza preliminare davanti al giudice Gianluca Tenchio. "È un miracolo che non sia morto, hanno dovuto estrarlo dalle lamiere della sua vettura con le cesoie e l’hanno trasportato in ospedale con l’elisoccorso – racconta la legale –. Era andato a casa della donna per un massaggio e poi si è sentito male, non sa neanche come ha fatto ad arrivare con l’auto fino a Trezzo". È stata invece l’avvocata Alessia Pontenani a chiedere la perizia psichiatrica per Tiziana Morandi, ancora detenuta in carcere ma spesso portata in ospedale per problemi di salute. "Sta molto male", si è limitata a dichiarare la legale della 47enne. La donna ha voluto assistere all’udienza preliminare.

È apparsa lontana anni luce dall’immagine di donna affascinante mostrata sui social da cui, secondo l’accusa, attirava le sue vittime con varie tecniche a seconda dell’età, dai massaggi alle raccolte di beneficenza. Alla richiesta di perizia psichiatrica si sono opposti i pm della Procura di Monza Carlo Cinque e Marco Giovanni Santini, che contestano alla donna una ventina di capi di imputazione, dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti. Il giudice deciderà a febbraio.