Varedo, truffa autosalone Antonini: clienti a piedi ma indebitati per pagare l’auto fantasma

Il concessionario prometteva sconti in cambio di pubblicità sulla carrozzeria. In caso di finanziamento era previsto un ritorno percentuale per abbassare la rata.

protesta contro truffa autosalone Antonini

protesta contro truffa autosalone Antonini

Alcuni clienti per comprare l’auto avevano aderito a un finanziamento che prevedeva un ritorno percentuale se facevano applicare un adesivo pubblicitario sulle portiere della vettura e si sono ritrovati a pagare le rate complete del prestito senza avere quanto acquistato. Alcuni di quelli che invece avevano pagato l’auto senza finanziamento si sono ritrovati con la vettura ferma in garage perché non avevano potuto fare il trapasso di proprietà. È venuta fuori anche qualche targa falsa e qualche vettura venduta due volte". Lo aveva scoperto la Finanza di Seveso nelle indagini sulla presunta maxi truffa dell’ex autosalone Antonini di Varedo.

A raccontarlo ieri un luogotenente convocato dal pm Vincenzo Fiorillo come testimone nel processo che vede imputati 5 venditori anche per associazione a delinquere. Circa 25 i clienti che si sono costituiti parti civili al dibattimento. Nel processo con rito abbreviato sono stati già condannati (anche al risarcimento dei danni per complessivi oltre 700mila euro ad una sessantina di clienti), ma non per associazione a delinquere, a 3 anni, 5 mesi e 20 giorni (in continuazione e in aggiunta alla precedente condanna di 3 anni per bancarotta fraudolenta) i fratelli Giuseppe e Mauro Antonini, ritenuti amministratori di fatto e ideatori del raggiro, a 3 anni e 10 giorni l’amministratore di diritto Giancarlo Capoccia e infine a un anno e 10 mesi con la pena sospesa la moglie di uno degli Antonini accusata di riciclaggio di denaro proveniente dall’attività, a cui sono stati confiscati 50mila euro.

Nelle società e nell’attività erano impegnati anche alcuni famigliari dei fratelli Antonini (uno di loro è imputato ora come venditore), ha invece precisato il curatore fallimentare della società “World car srl“ nata dalle ceneri della società storica degli Antonini e dichiarata fallita nel 2017 con un passivo di oltre 4 milioni.

"Quando ho fatto l’accesso all’autosalone di Varedo ho scoperto che i dipendenti risultavano lavorare ancora per la World car, che di fatto era però stata ceduta con contratto di affitto a un’altra società – ha dichiarato in aula il curatore –. Ho trovato circa 150 contratti di vendita di auto usate passati con copia e incolla da una società all’altra per cercare invano di sostenere il concordato preventivo in Tribunale". Si torna in aula a luglio.