La libertà passa da una biblioteca Il carcere di Monza entra in circuito

I detenuti di via Sanquirico potranno accedere a un patrimonio di un milione e 300mila volumi grazie alla connessione che ne farà il settimo polo del sistema urbano Sbu e il 34esimo di quello brianzolo.

La libertà passa da una biblioteca  Il carcere di Monza entra in circuito

La libertà passa da una biblioteca Il carcere di Monza entra in circuito

di Cristina Bertolini

La biblioteca della Casa circondariale San Quirico di Monza cresce. È la prima in Italia, fra quelle in carcere, connessa al Sistema bibliotecario urbano, Sbu (6 biblioteche cittadine) e alla rete bibliotecaria Brianza Biblioteche (33 punti di distribuzione). È stata attivata una connessione blindata, illustrata dalla direttrice di Brianza Biblioteche Laura Beretta, diretta solo e unicamente verso il sistema bibliotecario.

La rete delle biblioteche civiche ha formato 10 detenuti bibliotecari professionisti (9 attivi) e ha fornito due postazioni informatiche. Una è collegata con la Rete biblioteche per la scelta e prenotazione e una per la catalogazione dei 10mila titoli interni alla biblioteca carceraria e per le prenotazioni e lo smistamento interno. Gli utenti hanno un apposito tesserino, con nome, cognome e sezione di detenzione. Quella del carcere è la settima dello Sbu, come ha fatto osservare l’assessore Viviana Guidetti e la 34° della rete brianzola che potrà attingere al patrimonio librario territoriale di un milione e 300mila testi. "Il rilancio della biblioteca del carcere nasce alcuni anni fa - ricorda la direttrice Maria Pitaniello - sancita dalla Costituzione,come diritto al trattamento rieducativo e quindi a un’offerta culturale. La biblioteca è un luogo “bello”, carico di significato che noi abbiamo l’obbligo giuridico e il dovere morale di proporre. Ad avvocati, educatori e polizia penitenziaria chiedo: aiutateci a promuovere la lettura come mezzo di formazione e prevenzione, nell’interesse del Paese". Nel 2018 grazie a una convenzione tra il Comune e la casa circondariale di Monza è nato il progetto “Libri in carcere”. Poi si è attivata una collaborazione con la biblioteca di San Rocco, per la formazione dei bibliotecari e l’interazione con diverse associazioni di volontariato “Amici dello Sbu”, la redazione del giornalino“La biblioteca è una bella storia” per cui è stata fondamentale l’integrazione tra diversi attori, come ha ricordato l’assessora Guidetti: "Vogliamo coinvolgere questa biblioteca nel Festival delle storie di Brianza biblioteche e pensiamo di proporre anche qui l’incontro con gli autori, come stimolo e invito alla lettura".

"Dalla biblioteca possono partire percorsi di riscatto e stimolo alla fiducia in se stessi e negli altri" auspica il sindaco Paolo Pilotto. I detenuti hanno chiesto lo sviluppo di sinergie per portare in via San Quirico letture guidate e film tratti da libri.