
Tutto pronto per l’avvio della kermesse organizzata dalla Pro loco che rispolvera le origini contadine di Vimercate
La Fiera di Santo Stefano raddoppia, bancarelle anche domenica, fine settimana di festa per il patrono fra l’incendio del pallone, arte, cultura e giochi per i più piccoli.
Tutto pronto per l’avvio della kermesse organizzata dalla Pro loco che rispolvera le origini contadine di Vimercate, oggi capitale del tech, ma non è stato sempre così. La città è addobbata per celebrare il patrono.
Programma ricco fra attrazioni, appuntamenti culturali e grandi classici della cucina casereccia a cominciare dai Maisagià, il dolce simbolo della città, una pannocchia di pasta frolla con il cuore di cioccolato che ricorda la torta paesana, creato da Mario Nava e premiato dal Gambero Rosso. Un’altra storia di eccellenza. A chiudere una due giorni pienissima, i fuochi d’artificio che terranno tutti con il naso all’insù regalando momenti senza pensieri. La tradizione passa anche dal pallone che sarà incendiato dopo la messa delle 10 domenica in chiesa parrocchiale. Il momento più emozionante, insieme al tuffo sulle aie, dimenticate man mano che le fabbriche aprivano e i condomini lasciavano sguarnite le vecchie cascine. Anche il 3 agosto si comincerà alle 9 con gli stand che ospitano le macchine agricole, un tributo alla storia del borgo, alle 11 in piazza Roma sono fissati i saluti istituzionali, tutt’intorno gonfiabili, minipony e visite guidate in Santo Stefano (alle 15.30 e alle 16.30, prenotazione consigliata al numero 392.5343944). Chi arriva da fuori, ma anche chi abita nei dintorni e vuole saperne di più potrà scoprire tutti i segreti dell’edificio che risale al X secolo, sede dell’antica pieve con la sua imponente torre campanaria che domina il centro storico, punto di riferimento da sempre.
Nel pomeriggio il piatto sarà ricco fra giochi di una volta, truccambimbi, magia e musica in piazza Castellana dalle 21. Alle 23 la chiusura con lo spettacolo pirotecnico.
Bar.Cal.