L’oratorio maschile di via Umberto 1, da sempre di proprietà della parrocchia dei Santi Nazzario e Celso, è stato comperato da un imprenditore veranese per mezzo milione di euro. La firma è stata fatta lo scorso 31 ottobre. Lo scorso maggio la seconda delle commissioni diocesane era stata incaricata di controllare l’offerta arrivata al parroco don Luca Piazzola. In un primo tempo l’offerta era stata fatta a nome del commercialista Alberto Ratti, l’offerente è un suo cliente: il veranese Adelio Radaelli proprietario di un’azienda a Lissone. "Radaelli ama il suo paese - ha spiegato il ragionier Ratti - e il desiderio della proprietà è di lasciare la struttura a finalità sociali". La parrocchia utilizzerà i soldi per la realizzazione di un centro parrocchiale polifunzionale. Andando a spulciare tra le carte, nella vecchia convenzione era annunciato nella superficie dell’ex oratorio l’edificazione di una palazzina di cinque piani. Di questi, tre avrebbero dovuto essere residenziali con una quota di appartamenti in edilizia agevolata per le giovani coppie. Era prevista una piccola piazza e un’arteria di connessione tra le vie Battisti e Monte Grappa. Le risorse dalla vendita dell’ex oratorio vanno a sommarsi con quelle incassata la primavera scorsa per la cessione de la “Curt di Urtlulan srl“ e della Corte Maggioni, che equivale a 420mila euro.
Queste due vendite importanti daranno la possibilità alla parrocchia di poter finalmente ultimare il progetto del nuovo centro parrocchiale. Quando il palazzetto sarà ultimato alle spalle della chiesa parrocchiale, diventerà pure la sede dell’associazione bandistica Santi Nazzario e Celso, che al momento per le prove è costretta a utilizzare una sala dell’oratorio. Ma la banda veranese ha necessità di una propria sede.
Sonia Ronconi