CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Intelligenza artificiale. Un lottatore di kung fu e una violoncellista tra realtà e finzione

Le fotografie di due ricercatori in Villa Reale a Monza mettono a confronto artisti veri e immagini create al computer.

Intelligenza artificiale. Un lottatore di kung fu e una violoncellista tra realtà e finzione

Intelligenza artificiale. Un lottatore di kung fu e una violoncellista tra realtà e finzione

Il movimento si fa immagine e ritorna video in diretta da un metaverso lontano. È “Lucid dreamers”, la mostra fotografica di Roberta Bardini, allestita nella sala convegni del teatrino di corte sabato e domenica (dalle 10.30 alle 19.30). Roberta, laureata in informatica e ricercatrice in intelligenza artificiale, ha abbinato le sue competenze tecnico scientifiche alla passione per la fotografia. Fotografando un lottatore di Kung Fu o una violoncellista a cui sono stati applicati dei led, crea un’immagine statica del movimento congelando la storia del movimento stesso. Sull’immagine statica, il visitatore potrà poi inquadrare un Qr code da cui, attraverso tecniche di intelligenza artificiale, si ricrea un nuovo video che raccontando il movimento, dà origine a immagini inattese che diventano performance artistica. Le 16 foto in esposizione offrono suggestioni inaspettate che raccontano storie di uomini che escono da un portale, forme, fiori e animali fantastici. Ideatore della mostra Francesco Stranieri, monzese, anch’egli laureato in informatica e ora dottorando in intelligenza artificiale, fautore dell’intero progetto attualmente proposto nella sala conferenze del teatrino della Villa fino al 30 settembre: “The Rights from Future Generations – A Perspective on (A)rt and (I)innovation”. È un’intuizione artistica che propone per la prima volta in Italia e nel mondo un confronto diretto tra opere realizzate da artisti e opere prodotte tramite l’Intelligenza Artificiale (AI). Vi prendono parte tre artisti del settore, Francesco D’Isia, Roberto Fassone e Andrea Meregalli, insieme agli studenti dei sei i licei artistici della Brianza: Nanni Valentini e Preziosine di Monza e Modigliani di Giussano, Einstein di Vimercate, il Majorana di Cesano Maderno e Meroni di Lissone.

"Alla base della ricerca - spiegano Francesco Stranieri e la curatrice Vittoria Mascellaro - vi è l’innovativa intuizione di dare il medesimo input all’opera umana e all’opera creata tramite AI e la successiva riflessione che sorge comparando le due forme espressive".

L’esposizione presenta 12 opere d’arte raffiguranti esseri umani, affiancate ad altrettante opere raffiguranti robot androidi. Così gli artisti e tecnologi contemporanei raccontano l’uomo che sfida l’intelligenza artificiale. Il tema di fondo, come spiega Stranieri, è quello dei diritti, rappresentato in modo umano e artificiale: al pubblico non è dato sapere dove finisce l’umano e dove comincia la macchina. Fino a che punto l’intelligenza artificiale può sostituire l’uomo?