Ilaria Salis, il post di papà Roberto: Grazie, con lo sforzo di tutti metteremo fine a questa assurdità

“Grazie ai politici che si sono battuti dall'inizio per il caso ed anche a quelli che hanno remato contro certo che presto anche loro capiranno che sui diritti umani e civili non si possono usare termini come ma, però etc”

Ilaria Salis e papà Roberto

Ilaria Salis e papà Roberto

Monza, 4 febbraio 2024 - Mentre la diplomazia continua nel suo delicato lavoro e le manifestazioni nel nome di Ilaria Salis si ripetono, papà Roberto continua la sua battaglia per ottenere almeno condizioni di detenzione più umane per la figlia e soprattutto che possa essere portata in Italia. Questa volta si affida a un post pubblicato su Facebook in cui ringrazia tutti, dagli amici ai giornalisti fino ai politici “che hanno remato contro certo che presto anche loro capiranno che sui diritti umani e civili non si possono usare termini come ma, però etc”.

“Grazie a tutti! sono convinto che con lo sforzo di tutti si porrà presto fine a questa assurdità”

Il post

“La Vostra vicinanza in questo momento è commuovente!”, scrive Roberto Salis, ringraziando “tutti gli amici di Ilaria”, “tutti nostri amici per il loro affetto, il loro supporto, per il contributo professionale che ci offrono con il cuore” “tutti i nostri conoscenti per l'affetto che ci mostrano anche in strada!”, “tutti coloro che organizzano e partecipano ai presidi di solidarietà”, “i giornalisti, quelli che hanno creduto per primi nel denunciare quanto stava accadendo e quelli che si sono assunti dei rischi professionali per documentare senza filtri il trattamento riservato a mia figlia”. Infine “grazie ai politici - conclude - che si sono battuti dall'inizio per il caso, che adesso stanno lavorando alacremente per trovare una soluzione diplomatica ed anche a quelli che hanno remato contro certo che presto anche loro capiranno che sui diritti umani e civili non si possono usare termini come ma, però etc.”.

L’incontro a Roma

Intanto c'è fiducia che l'incontro di domani tra Roberto Salis con i ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio possa essere una tappa importante verso la concessione da parte dell'Ungheria degli arresti domiciliari in Italia . “Sono stanco morto, ma non c'è dubbio che continuo a combattere. Io non mollo”, ha detto il padre di Ilaria, aggiungendo di aver fiducia che ci siano a breve “passi avanti. Sono anche fiducioso che questa risonanza che ha assunto il caso sia un'opportunità per tutti per fare meglio in futuro. Io credo sia una grande opportunità anche per l'Ungheria, anche per Orban”.

La fiaccolata a Monza

Nelle prossime ore a Monza ci sarà una fiaccolata per Ilaria, ma il padre non ci sarà perché sarà a Roma. “Mi fa piacere, così come mi fanno piacere i piccoli gesti che arrivano dalla gente, c'è un calore e un affetto commovente”, ha detto.