Il ricordo del suo sorriso continuerà a fare del bene. Oggi, allo Spazio Rosmini, andrà in scena il terzo memorial in onore di Elisa Ghilotti, la ragazza scomparsa 4 anni fa (l’8 febbraio 2020) a soli 20 anni a causa di una polmonite che complicò la sua situazione clinica delicata, dovuta ad una rara malattia degenerativa. Nonostante questo Elisa è sempre stata un vulcano di energia e solarità, tanto da essere rimasta nel cuore di tutti nel quartiere in cui è cresciuta, San Donato. Ad organizzare l’evento è ancora una volta l’associazione Geniattori, di cui fa parte anche la mamma di Elisa, Irma Cusini, che grazie all’impegno dei suoi volontari regalerà una giornata di convivialità, musica e giochi a chi vorrà partecipare (l’ingresso è libero dalle 10 alle 17:30). Solo il pranzo esige una prenotazione preventiva e ha un costo di 25 euro, mentre l’accoglienza con colazione valtellinese – terra di origine della famiglia di Elisa e suo luogo di nascita e di prima infanzia –, e il pomeriggio di divertimento sono a libera partecipazione.
Il ricavato della giornata sarà destinato all’associazione Il Collare d’oro di Cologno Monzese, per migliorare la vita delle persone disabili grazie all’aiuto di cani addestrati, nel segno di una solidarietà che ha sempre contraddistinto i memorial di Elisa. "La musica sarà animata dalla Sarabanda di Cederna, in cui suona il flauto Angelo, il fratello di Elisa, e da una cantante nostra amica - chiarisce Mauro Sironi, direttore artistico dei Geniattori -. Il pranzo vedrà partecipare più di 110 persone, di cui la metà circa da Grosio, il paese valtellinese originario di Elisa e famiglia. Sarà molto bello il momento dei giochi a squadra. Saranno 4 team contraddistinti dai nomi degli insetti che Elisa amava: farfalla, fegea amata, libellula e coccinella. Chi vince - conclude - verrà premiato con un trofeo in legno, in cui su un lato è effigiato il logo dell’Ely day, cioè il suo volto accanto a quello della mamma, e sull’altro verrà inciso dalla nostra pirografa il nome della squadra vincitrice".
Elisa amava molto sport, musica, vita sociale. Quando con la famiglia si è trasferita a Monza, all’età di 10 anni, ha vissuto a pieno la sua vita cittadina, da persona coinvolgente e piena di interessi.
È stata lei a trasmettere la passione musicale al fratello Angelo, che la descrive come molto protettiva e premurosa. A un certo momento del pomeriggio saranno liberati i palloncini in cielo per ricordarla. Un attimo in cui fermare la festa e ripensarla per quello che è stata, qualcosa di etereo, di molto vicino al cielo. Quando la sua malattia si è aggravata, per la voglia di vita insopprimibile che aveva, piuttosto che essere intubata ha preferito volare via. Come in un volo di farfalla, che tanto ha amato.
Alessandro Salemi