
Nell’ultimo quinquennio sei gare per affidare la gestione del campo da golf sono andate deserte: troppo oneroso il recupero, ma ora qualcosa bolle in pentola
Sopralluogo dei sindaci al Ctl3, il golf del Vimercatese è pronto a resuscitare? In abbandono dal 2019, le quattro buche avrebbero trovato degli sponsor, una cordata di imprenditori, ma per rimetterle a nuovo "servono da 600mila euro a 1 milione - spiega Rosella Maggiolini, sindaca di Carnate - dopo anni di abbandono il degrado era inevitabile". Con lei a visitare il polo, gli altri due Comuni coinvolti nel progetto, Bernareggio e Ronco Briantino e i loro primi cittadini: Gianluca Piazza e Francesco Colombo.
Il campo da 60mila metri è nato più di 25 anni fa e abbraccia i tre borghi, la spasmodica ricerca di un gestore si era conclusa con un nulla di fatto, nell’ultimo quinquennio sei gare sono andate deserte. Troppo oneroso il recupero, evidentemente. Ma adesso qualcosa bolle in pentola. Massimo riserbo da parte degli amministratori sul nome degli interessati. "È tutto alle battute iniziali", dice Maggiolini. Insieme ai colleghi, ha voluto toccare con mano lo stato dell’arte. Il Golf Club Ctl3 era nato a metà degli anni 90 con uno scopo ben preciso: ritagliare una zona verde da dedicare al tempo libero per i cittadini dei comuni brianzoli. L’ideale per fare pratica, sebbene su quel campo si sia allenato anche qualche campione. E nonostante le dimensioni, dell’area non ci si è più occupati. Sei anni fa, quando il centro chiuse definitivamente, dopo una serie di proroghe alla vecchia gestione, la polemica infuriò ma poi piano piano è finito tutto in una bolla. La pandemia ha dettato altre priorità, ma con il cambio della guardia alla guida dei Comuni, l’impianto è stato rimesso in agenda. "La volontà di restituirlo alla comunità è massima - assicura Maggiolini - è questo l’obiettivo che ci siamo dati. Naturalmente servono capitali privati per il restyling, noi non abbiamo soldi". Il cancello scrostato e la catena chiusa raccontano anni di incuria. Alberi abbattuti, 200 di recente proprio per la scarsa manutenzione, il green perfetto è un ricordo sbiadito: al suo posto ci sono solo erbacce. E nella club house è evidente il passaggio di qualche disperato. L’attività sportiva sembrava essere l’ultima destinazione possibile e invece adesso il progetto e il sogno riprendono quota. Grazie a una società che sarebbe pronta a farsene carico.
"Entro l’anno contiamo di arrivare alla svolta". Dei 200 ex soci del vecchio Consorzio tempo libero non è rimasto nessuno, ma adesso all’orizzonte potrebbe esserci chi è pronto a rimettere di nuovo la palla in buca.