Il San Gerardo ora è Irccs. Il battesimo della svolta ha il volto del piccolo Pietro

L'ospedale di Monza da decenni è punto di riferimento nazionale per maternità, neonatologia e ematologia pediatrica.

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L’ospedale San Gerardo di Monza si è svegliato il primo gennaio con la nuova qualifica di Irccs (Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico): focus di ricerca, la Pediatria.

Detto fatto: ha festeggiato di buon mattino, alle 6.36, con la nascita di Pietro, 51 centimetri di lunghezza per 3 chili e 500 grammi, venuto alla luce con l’aiuto dell’ostetrica Sabrina Pelloia, accolto dalla mamma Anna Vitali, 30 anni e dal papà Niccolò Campiotti, 32 anni, residenti a Cavenago di Brianza. Un’ora circa dopo, alle ore 7.32 è nata Francesca Maria, 46 centimetri per 2 chili e 330 grammi con l’aiuto dell’ostetrica Fossati Valeria, accolto dalla mamma Annalisa Bono, 35 anni e dal papà Vittorio Pelliccioni 34 anni, residenti a Brugherio. Il 2022 invece si è chiuso con la nascita di Rita alle 22.56: 50 centimetri per 3 chili e 420 grammi, accolta dall’ostetrica Vittoria Laino. I genitori, Hana El Amrouchi, 23 anni e Giancarmine Alfano, 35 anni, abitano a Usmate Velate.

Un anno impegnativo per la sala parto il 2022: sono nati 2.627 bambini, a fronte dei 2.533 del 2021 e dei 2.461 del 2020. Il San Gerardo da decenni è punto di riferimento nazionale per maternità, neonatologia e ematologia pediatrica. Confluiranno nell’Irccs tutte le attività svolte dal reparto di pediatria in senso stretto (con particolare riguardo ai tumori del sangue), gestito dalla Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, oltre a quelle attuate su bambini e che interessano altre specialità: malattie rare, i disturbi del metabolismo, neuroscienze, neuropsichiatria infantile, nefrologia, ortopedia, oculistica. È il primo Irccs in Italia per la ricerca e cura del bambino a 360 gradi.