Il rispetto delle regole Gli studenti dell’Ipsia a lezione di democrazia

Un progetto nazionale contro gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. Il Meroni di Lissone è l’unica realtà della Brianza coinvolta con altri tre istituti lombardi

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di Fabio Luongo

Insegnare ai più giovani a rispettare le regole e a confrontarsi con le autorità, evitando prevaricazioni e intimidazioni, in cui spesso oggi si può scivolare con troppa leggerezza, ad esempio attraverso i social network, protetti dal finto anonimato di uno schermo e di una tastiera.

Studenti lissonesi a scuola di democrazia e di dialogo, contro la violenza e le minacce.

Un percorso, quello avviato ieri, che mette al centro la legalità, e che prevede discussioni con amministratori pubblici e incontri con le diverse forze dell’ordine, per concludersi con un video girato dagli stessi alunni su questi temi.

È l’esperienza appena intrapresa dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto superiore Giuseppe Meroni di via Stoppani a Lissone.

Sono loro i protagonisti di un progetto nazionale promosso dai ministeri dell’Interno e dell’Istruzione per sensibilizzare contro gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, come sindaci, consiglieri comunali e dipendenti dei municipi.

La scuola lissonese è l’unica della Brianza coinvolta nell’iniziativa.

Assieme al Meroni altri tre istituti della Lombardia, un liceo di Milano, uno di Voghera e un liceo-istituto professionale di Lecco.

Il percorso formativo, che vedrà partecipare due classi quinte del Meroni, ha preso il via ieri mattina con il primo incontro nei locali della biblioteca della scuola.

Qui gli studenti hanno potuto dialogare con i segretari generali della Provincia e del Comune di Lissone, Sandro De Martino e Francesco Bergamelli, nonché con l’assessora all’istruzione Carolina Minotti e con due docenti dell’Iis Meroni, Elio Talarico ed Emilio Messana, rispettivamente consigliere comunale in città ed ex sindaco di Racalmuto, il centro dell’agrigentino celebre per aver dato i natali al grande scrittore Leonardo Sciascia. Con loro i ragazzi hanno parlato del ruolo e delle funzioni degli enti locali, di come funzionano i sistemi elettorali e dei modi con cui i cittadini possono partecipare alla vita democratica, concentrandosi in particolare sugli strumenti che le persone che stanno fuori dalle Amministrazioni hanno a disposizione per far sentire la propria voce.

Tra una settimana, giovedì 2 marzo, è in programma un nuovo incontro, nel corso del quale gli studenti potranno invece ascoltare le testimonianze dirette di uomini della polizia postale, dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza.

I rappresentanti delle forze dell’ordine spiegheranno le caratteristiche e le conseguenze delle azioni intimidatorie, sia per gli autori sia per le vittime, illustrando anche cosa accade quando questi atti avvengono attraverso i social network.

Un tema, quello delle condotte denigratorie e delle minacce sulla rete, quanto mai attuale, e che riguarda non solo i giovani ma pure gli adulti.

Il progetto si concluderà poi con la realizzazione, da parte dei ragazzi, di un video che racconterà il fenomeno delle intimidazioni, per richiamare l’attenzione su questo problema e stimolare maggiore consapevolezza da parte di tutti.