MARCO GALVANI
Cronaca

Il disegno salvato Così la Villa prendeva forma

Al Castello Sforzesco la “prospettiva“ restaurata dagli studenti di Venaria Reale

di Marco Galvani

Il progetto con la Villa Reale sullo sfondo e in primo piano il parterre verso mezzogiorno della Terrazza Grande dove oggi c’è la ghiaia che poi scende verso il prato risale al periodo tra il 1777 e il 1780. Una prospettiva di quella che sarebbe diventata la "casa di campagna" di Ferdinando d’Asburgo Lorena in quel di Monza, realizzata dalla bottega dell’architetto Giuseppe Piermarini. Un documento su un foglio ‘panoramico’ che restituisce una fase forse progettuale, ma molto vicina a quello stato di fatto descritto nelle planimetrie del 1791 conservate al Bildarchiv di Vienna, l’antica biblioteca della Casa d’Austria. Un disegno prezioso – entrato a far parte del patrimonio della Raccolta Bertarelli a Milano – che però presentava vistosi strappi, ‘ricuciti’ con tratti di scotch, visibili in tutte le rappresentazioni fotografiche comparse nelle varie pubblicazioni a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso.

Recenti studi, che hanno visto i dati grafici e documentali riguardanti le fasi costruttive dei giardini dell’arciduca tradursi in foto-realistiche ricostruzioni in 3D, hanno portato Marina Rosa, presidente del Centro documentazione residenze reali lombarde, a promuovere il restauro di quel disegno progettuale. Affidandosi agli studenti del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’università degli studi di Torino in convenzione con il Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale". Quello stesso Centro che già lo scorso anno aveva salvato gli arredi e le sete dipinte della Sala degli Uccelli della reggia.

Negli ultimi mesi i ragazzi specializzati nel recupero dei materiali cartacei e fotografici hanno lavorato in tre fasi: prima hanno staccato il nastro adesivo e rimosso la colla, quindi hanno eliminato le macchie giallo-aranciata dell’adesivo e infine hanno proceduto a sistemare gli strappi utilizzando carta giapponese non acida. "L’intervento – spiegano dal Centro restauro di Venaria – ha permesso di approfondire, da un punto di vista didattico, le diverse problematiche conservative riscontrate e al tempo stesso di recuperare la leggibilità originaria del disegno".

Ora il documento è rientrato a far parte del nucleo di disegni e stampe riferibili al complesso monumentale di Villa, Giardini e Parco di Monza conservato nel Gabinetto Disegni del Castello Sforzesco diretto da Alessia Alberti. E domani sarà svelato in occasione del seminario alla Sala Bertarelli del Castello dedicato proprio al "Disegno ritrovato". A cornice, saranno esposte anche altri disegni e stampe della Villa Reale custodite nelle Raccolte grafiche del Castello Sforzesco, dallo schizzo per il progetto della cappella ducale nel cortile anteriore alla sua pianta e al prospetto fino a rilievi di particolari di una finestra e dei balaustrini dello scalone verso il giardino.