
Il cuore in tazza grande Dolcetti, caffè e sorrisi Il Bar Biassoni custodisce la storia dei vedanesi
di Fabio Luongo
La prima volta che qualcuno ha aperto la porta su quel bancone l’Italia unita c’era da due decenni appena. Ma la famiglia Biassoni era già lì. Perché è da 142 anni che tra via IV Novembre e via Santo Stefano clienti affezionati e occasionali vengono accolti ogni giorno da un membro della famiglia, in quello che dal 1881 è il Bar Biassoni, ancora oggi portato avanti dalla signora Silvana assieme alle figlie Patrizia e Anna. La memoria storica è in particolare lei, Silvana (nella foto), che dal suo locale affacciato su piazza Bonfanti e il parco di Villa Litta ha visto passare generazioni di vedanesi, cresciuti insieme a lei e che non mancano di fare un salto qui per un buon caffè, un cappuccino, un dolce, magari per le sigarette o anche solo per un saluto. Perché questo bar accogliente, sporto sulla piazzetta che è un po’ il cuore del paese e a due passi dall’ingresso del Parco di Monza, è una colonna storica di Vedano. "Un giorno – racconta Silvana Biassoni – abbiamo voluto cercare le origini esatte del nostro bar e sfogliando faldoni in Comune abbiamo trovato un documento del 3 febbraio 1881 che certifica il rimborso di una tassa al bar: quindi a quel tempo l’attività esisteva già. Ad aprirla è stato il mio bisnonno, Eugenio Biassoni. All’epoca era un’osteria. Da allora il bar è sempre stato qui dentro. L’edificio è ancora più antico: era un convento di frati degli Umiliati".
E antico è pure il glicine che da 300 anni adorna l’esterno del locale. Di clienti qui ce n’è di tutti i tipi. "Io la clientela la conosco da quando ero piccola, sono diventata grande dietro il bancone – ricorda Silvana –. Ho visto persone che facevano molta fatica, coi borsellini vuoti. E poi ho visto il boom, l’arrivo del benessere. I clienti sono affezionati a me e io a loro: qualcuno mi ha visto crescere, con altri siamo cresciuti assieme. In molti casi conosciamo le intere famiglie: genitori, figli, nipoti, perché il bar è frequentato da tanti vedanesi. Di alcuni conosco almeno 3 generazioni". "Per molti di loro – spiega – è come essere a casa: c’è chi viene a confidarsi, tu li ascolti e magari dispensi un consiglio, se puoi aiutare. È come essere una famiglia. E questa è una cosa che riempie il cuore".
Poi ci sono le persone che passano di qui in occasione del Gran premio di Formula 1 e che trovano un luogo in cui tornare. "Molti vengono tutti gli anni, perché si trovano bene – dicono Silvana e la figlia Patrizia –. È gente che arriva da tutta Italia. In occasione di Expo 2015 sono passati a salutarci in tanti, come un signore dalla Sardegna che molto tempo fa lavorava a Macherio e stava qui a dormire, quando avevamo le camere alloggio". Una bella soddisfazione. "La mia vita è qui dentro, è queste mura – conclude Silvana Biassoni –. L’importante è garantire sempre la qualità, è fondamentale, in questo modo i clienti vanno sul sicuro".