di Barbara Apicella
Uno scatolone pieno di prodotti alimentari (e a breve anche di prodotti per l’igiene personale) per aiutare concretamente le famiglie in difficoltà. Si chiama Care Box il progetto lanciato dal Rotary Club Monza Ovest a sostegno di una sessantina di famiglie di Monza e Brianza messe in ginocchio dalla pandemia.
Il Box Care non è un evento sporadico, ma un progetto che proseguirà fino alla fine dell’anno, reso possibile grazie alla disponibilità dei rotariani. Ogni pacco, del valore di circa 40 euro, viene direttamente acquistato dal club di servizio basandosi su donazioni in merce da parte dei fornitori, e mettendo in moto le innumerevoli conoscenze dei rotariani dei vari distretti italiani, per acquisti a prezzi di affezione di prodotti alimentari e non, direttamente alla fonte.
Ne scaturisce un effetto moltiplicatore, che unito ai contributi distrettuali e a quelli della Rotary Foundation (le due organizzazioni a livello più alto del singolo club, impegnate anch’esse in progetti di sostegno alle "Nuove Povertà"), può arrivare a raddoppiare le risorse finanziarie messe in campo dal Club e dai suoi sostenitori e sponsors. Distretto 2042 - Rotary International Service Above Self - He profits Most Who Serves Best - Anno Rotariano 20202021. In questa prima fase di start-up il Rotary ha catalizzato il supporto di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e di "Fight the Writers", ma anche aziende radicate sul territorio, che hanno permesso di raggiungere un fondo di 50.000 euro.
Confezionati i Care Box devono poi essere intercettate le famiglie destinatarie, individuando quelle che stanno affrontando un momento di difficoltà anche grazie alla collaborazione dell’Opera San Vincenzo, dei Servizi Sociali, delle Parrocchie e delle Forze dell’Ordine, che hanno una dettagliata conoscenza delle situazioni critiche sul territorio.
Le "Care Box" vengono confezionate da Columbus Logistics, che riceve le derrate direttamente dalle varie fonti e le distribuisce alle famiglie, sia permettendo il ritiro presso la propria piattaforma, sia attraverso Opera San Vincenzo (partner del progetto attraverso le sue "conferenze") che si prende cura della distribuzione alle famiglie che non fossero in grado di un ritiro con propri mezzi.
Un progetto che creerà certamente un effetto domino con la replica dell’iniziativa da parte di altri Club di servizio e realtà presenti sul territorio.