I ragazzi speciali di Facciavista L’arte libera l’Isola che non c’è

Omaggio a Matisse con le opere realizzate per la biblioteca all’aperto del parco XXV Aprile a Seregno. La bellezza e la cultura contribuiranno a tenere lontani gli spacciatori e a favorire il ritorno delle famiglie.

I ragazzi speciali di Facciavista  L’arte libera l’Isola che non c’è

I ragazzi speciali di Facciavista L’arte libera l’Isola che non c’è

di Gualfrido Galimberti

Hanno realizzato un vero e proprio capolavoro: la prima biblioteca all’aperto della città e, con ogni probabilità, dell’intera Brianza. Di più: con la loro iniziativa i ragazzi autistici hanno sfrattato gli spacciatori restituendo alla collettività una delle aree verdi più belle del territorio. È un bel messaggio di speranza quello che parte da Seregno e che sarà caratterizzato dall’inaugurazione alle 12 di domenica in coincidenza con la Giornata mondiale sull’autismo. Protagonista è Facciavista onlus. "Bisogna avere il coraggio di ribaltare la prospettiva – afferma Matteo Perego a nome di tutta la onlus –. Con questa biblioteca all’aperto si dimostra che i ragazzi autistici hanno loro abilità e sono una risorsa per il territorio. Questa volta sono loro a dare qualcosa alla collettività e, se verranno concessi altri spazi, sono pronti a farlo altre volte anche negli altri Comuni".

La biblioteca all’aperto è un progetto innovativo. Tanti Comuni hanno provato ad allestire piccole bacheche in giro per il territorio, dando così attuazione al progetto di una cultura diffusa. Qui i ragazzi, in piena sintonia e anzi stimolati dall’amministrazione comunale, sono andati oltre: hanno realizzato anche una panchina dove sedersi a leggere. Una panchina del tutto particolare: un mosaico dedicato a Matisse, costituita da più di 7mila tasselli per un totale di oltre 100 ore di lavoro. "Dare ai ragazzi un’occasione per impegnarsi – spiega Perego – significa riconoscere dignità. Ma il loro impegno non si limita alla costruzione di una panchina e a questo progetto: si faranno carico anche di tutto ciò che serve per la manutenzione della biblioteca all’aperto. Mi piace sottolineare anche un altro aspetto: chi entra nel parco XXV Aprile, una bellissima area botanica, nota subito la panchina. Poi c’è un contenitore in plexiglass dove sono custoditi tutti i libri. È trasparente, non si vede. Si vedono i libri. Con questo lanciamo un messaggio insieme ai ragazzi autistici: non limitatevi a osservare il contenitore, l’importante è ciò che c’è dentro. E i ragazzi hanno dimostrato di aver dentro parecchio".

Sono una trentina, di diverse cooperative, quelli che si sono messi all’opera. Ognuno con un compito: chi incaricato di comporre il mosaico, chi di scegliere i libri. E, ancora, chi si è fatto carico della sistemazione del verde circostante.

Nel parco XXV Aprile sono collocati libri che la biblioteca aveva destinato al macero, qui trovano una seconda vita. Pochi lo sanno, ma la biblioteca all’aperto è anche uno spazio versatile. Poco per volta, man mano che si scopriranno le potenzialità, potrà diventare un punto di riferimento importante. "È un contenitore – commenta Perego – che ha il solo limite della fantasia personale. All’inaugurazione interverrà una compagnia teatrale di ragazzi disabili, può diventare uno stimolo per altri. Qui potranno venire le scuole a parlare di disabilità, si potranno aggregare realtà diverse. È il luogo dedicato al verde, perché è proprio un bel parco, è diventato occasione di cultura, ma è anche il simbolo della socializzazione e dell’inclusione".

Con l’allontanamento degli spacciatori, è anche luogo per le famiglie, oasi di pace. "Noi siamo convinti che per eliminare tutto ciò che è brutto sia necessario ricorrere al bello – conclude Perego –. Questa biblioteca all’aperto lo è, sia come realizzazione pratica sia nel suo significato. Siamo pronti a replicarla anche altrove. Nel mese di ottobre lo faremo in Villa Reale, poi in tutti quei Comuni che ci chiameranno. Ogni realizzazione sarà diversa dall’altra. Tutti pezzi unici, come l’arte che proponiamo, come le caratteristiche dei nostri splendidi ragazzi autistici".