REDAZIONE MONZA BRIANZA

I progetti e i paletti del Comune: "La rinascita bloccata dal Pgt"

L’opposizione boccia la linea della giunta e sollecita un accordo definitivo

I progetti e i paletti del Comune: "La rinascita bloccata dal Pgt"

"Perché incaponirsi con l’idea di trasformare un’area dove per decenni c’è stata una raffineria in un’area agricola? E perché pensare che il privato che l’acquisterà in quell’area realizzerà un impianto fotovoltaico?". Sono queste alcune delle domande che l’associazione Villasanta Civica pone all’amministrazione comunale dopo l’udienza al Consiglio di Stato che ha visto contrapporsi la giunta Ornago e la Curatela del tribunale nell’ormai annosa vicenda dell’ex Lombarda Petroli. Una vicenda che ad oggi vede l’unica certezza della presenza nel comune di una grande area ancora da bonificare con un privato che, difficilmente, sarà pronto ad assumersi gli oneri dell’intervento con i paletti imposti dal Comune. Paletti che già in precedenza il Tar aveva respinto quando aveva bocciato in primo grado il Pgt di Villasanta, che presentava un’area standard verde ben oltre il 50%. Sulla vicenda interviene Giambattisti Pini (nella foto), candidato alle prossime elezioni amministrative di Villasanta sostenuto dal gruppo di centrodestra Villasanta Civica. Che già nei mesi scorsi aveva sollecitato l’amministrazione in consiglio comunale ad avere un confronto con la Curatela del Tribunale per trovare un punto di incontro. Un accordo che ad oggi non è ancora arrivato: il progetto presentato dal Comune è stato bocciato dalla Curatela, e quello presentato dalla Curatela è stata bocciato dalla giunta.

"L’Amministrazione ha avanzato una proposta alla Curatela del fallimento Lombarda Petroli concedendo un aumento di 10mila metri in più di superficie fondiaria che, contemporaneamente, prevede un azzonamento ad area agricola del lotto in questione, pur con cessione di tale area al privato – incalza Pini –. Una destinazione ad area agricola prevede un intervento di bonifica assai più gravoso di quanto previsto per aree residenziali e a verde. Intervento che è oggettivamente impensabile, da un punto di vista economico, da parte di un privato. Non ha senso imporre un’area a destinazione agricola in un comparto che ha visto la presenza, per decenni, di una raffineria".

Barbara Apicella