
Il Distretto del commercio di Burago Molgora si unisce per rilanciare il tessuto commerciale locale, puntando sull'innovazione e la collaborazione per contrastare la concorrenza dell'e-commerce.
Il Distretto del commercio chiama a raccolta i negozi sotto casa: "Parola d’ordine, rilancio. Dobbiamo lavorare sul legame con i clienti, il vero tesoro da capitalizzare". Le 184 vetrine di Agrate, Burago, Caponago e Cavenago guardano avanti, dopo la nascita della cabina di regia comune che permetterà al territorio di partecipare ai bandi regionali a caccia di fondi per tenere vivo il tessuto commerciale nei quattro centri del Vimercatese che servono 32.200 abitanti. A far la parte del leone, gli esercizi di vicinato, il 90,2%, seguiti dalle strutture medie (9,2%), mentre le grandi sono lo 0,5%. L’obiettivo è "fare massa critica", per avere più forza e strappare le risorse necessarie per investimenti che permettano di vincere la scommessa della concorrenza con l’e-commerce e la grande distribuzione.
"Ci siamo aggiunti a quelle 700 città lombarde che sono riuscite a garantirsi 50 milioni di finanziamenti per progetti pubblico-privati destinati all’innovazione e al restyling dei locali", spiegano i partner. "Il settore è una componente fondamentale del tessuto sociale ed economico del territorio, se le attività chiudono si perdono vitalità e competenze degli imprenditori e si riducono i servizi per la gente – spiega Marilena Buratti, vicesindaca di Burago –. Oggi la sfida per gli operatori è non agire singolarmente o in piccoli gruppi, ma collaborare in un network esteso. Serve una famiglia allargata". Al suo fianco gli altri Amministratori, che hanno promesso di trainare l’iniziativa: Mauro Pollastri, primo cittadino di Caponago, Claudio Galli, assessore alla partita di Agrate e Clara Colombo, vicesindaca di Cavenago. "Sosterremo gli eventi con aiuti economici", promettono i Comuni.
Barbara Calderola